A Danilo Petrucci piace mangiare e non ha mai nascosto che dell’esperienza della Dakar conserverà, oltre che il ricordo dei successi ottenuti, anche quello del non aver dovuto “patire la fame”. In MotoGP, ha più volte raccontato, Petrucci doveva fare i conti con una dieta rigidissima, per contenere il peso e per evitare che il suo metabolismo diventasse un ostacolo troppo grosso rispetto alla necessità di essere leggeri e quindi veloci. Alla Dakar, invece, il peso non è un problema e il ternano ha spiegato di essersi spesso lasciato andare con la forchetta per recuperare le fatiche delle tappe.
Nel suo futuro, però, c’è ancora la velocità, la tuta in pelle e le ginocchia a terra e se da un lato non ha scelto la pancia, dall’altro ha scelto proprio la pancia. Lo ha confermato in queste ore nelle varie interviste, usando, e non poteva essere altrimenti, una metafora gastronomica: “Ho scelto i tortellini rispetto allo Wiener Schnitzel”. Pasta ripiena fatta in casa, quindi, rispetto al piatto unico austriaco, con la “metafora petrucciana” che ha un significato solo: “torno in Ducati”.
Il ternano e il suo manager Alberto Vergani, già prima della Dakar, avevano infatti accettato la proposta che è arrivata da Borgo Panigale: correre nell’AMA Superbike con la Panigale V4. L’obiettivo, è chiaro ed evidente, è quello di prendere le misure con le moto di serie e capire – lontano da troppi riflettori – quante e quali potrebbero essere le possibilità di fare bene nel Mondiale Superbike, magari già dal 2023. Ducati, dalla sua, oltre che una scommessa che potrebbe essere vincente, ne guadagnerà un testimonial perfetto per la nuova Desert-X, l’enduro media su cui a Borgo Panigale credono tantissimo per lanciarsi anche nel mercato delle ruote tassellate.
L’ufficialità ancora non c’è, ma, almeno a sentire fonti vicine allo stesso Petrucci, è tutto già messo nero su bianco, anche se un qualche colpo di scena non è del tutto da escludere, soprattutto se KTM dovesse offrire a Petrucci la possibilità di risalire in sella alla MotoGP, magari per qualche wildcard. Al momento, però, questo scenario non si prospetta ed è stato lo stesso Danilo a ribadirlo: “Adesso bisognerà vedere cosa farà KTM dopo questa Dakar, ma ci sono state cose che non mi sono piaciute nell'ultimo anno e anche come è stata gestita questa operazione. Dall’altra parte, invece, ci sono state cose che ho apprezzato dai miei ex datori di lavoro (Ducati, ndr), motivo per cui ho preferito i tortellini alla Wiener Schnitzel”.