Una foto alla fine di un allenamento e una sola parola a commento: preseason. Così Marc Marquez ha fatto sapere ai suoi followers di essersi rimesso al lavoro per preparare al meglio la stagione che sta per cominciare. Non può ancora salire in moto, ma intanto ha potuto iniziare l’allenamento fisico, anche se le possibilità di vederlo in sella alla Honda RC213V ai test di Sepang sono molto poche, almeno stando a quanto riferiscono le testate giornalistiche spagnole. Test o meno, comunque, l’otto volte campione del mondo intende essere al via del mondiale il 6 marzo in Qatar e, come ha detto suo fratello Alex, “vuole tornare a lottare per il titolo mondiale, non intende accontentarsi di vincere solo qualche gara”.
Troverà, però, un paddock agguerritissimo, pronto ad avventarsi sul leone ferito e una nuova schiera di giovani che, con il mercato così in fermento, vorranno dimostrare di poter lottare persino contro Marc Marquez. E’ chiaro, però, che per l’otto volte campione del mondo l’avversario numero uno sarà Fabio Quartararo, con il francese che in questi giorni ha lanciato il guanto di sfida: “Marc è stato via per più di otto mesi con un infortunio molto grave, ed è comprensibile che all'inizio gli sia costato – ha detto - Nonostante questo, ha ottenuto tre vittorie, e proprio quando stava davvero tornando al suo livello con grande forza ha avuto di nuovo questo infortunio. Marc è per me l'esempio da seguire degli ultimi 10 anni. Non è solo una star come pilota, è un idolo dello sport in generale. Voglio davvero combattere di nuovo con lui e per questo gli auguro di tornare in forma il prima possibile”.
Parole di stima assoluta, quindi, ma anche di sfida tra vecchia e nuova generazione della MotoGP, con Fabio Quartararo che se da un lato riconosce a Marc Marquez di essere il punto di riferimento degli ultimi dieci anni, dall’altro ammette di non nutrire nei suoi confronti alcun timore reverenziale: “L’unico pilota che mi fa un certo effetto quando lo vedo è Valentino Rossi – ha aggiunto il francese – E’ un senso di rispetto fortissimo, perché lo vedo ancora come l’idolo di quando ero ragazzino. Quando, recentemente, mi ha invitato al Ranch, mi sono emozionato da matti. Faccio ancora fatica a credere che non correrà più nelle gare, perché quando non ero ancora nato lui era già nel mondiale, quindi ho sentito qualcosa di molto speciale nel suo addio. Ma arriva il momento per tutti noi di porre fine alla nostra carriera sportiva, e quella di Vale è durata a lungo. È stato molto lungo e molto bello, e quello che dobbiamo fare è congratularci con lui per la sua carriera e ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto per la MotoGP in generale”.
Adesso a scrivere la storia vuole essere lui, Fabio Quartararo da Nizza, e per questo sta insistendo con Yamaha per poter contare su una moto che non lo costringa a guidare sopra i problemi e che possa essere in grado di lottare, anche a livello di motore e di potenza, con le temutissime Ducati. Altrimenti per Quartararo si apriranno le porte del mercato, con la Honda che gli ha già avanzato una offerta. Adesso, però, c’è ancora qualche giorno di riposo e di gloria da godersi, con il francese che ha raccontato come è cambiata la sua vita dopo la vittoria del mondiale: “Essendo il primo francese a vincere il titolo MotoGP, c'è stato molto interesse da parte dei media nazionali e, soprattutto, dei tifosi, che sono impazziti per questo risultato. Ma sono molto felice che sia stato così, ovviamente”.