La Formula E? No, per favore. Un sedile in una scuderia minore in Formula 1 come Haas o Williams? Ma che senso avrebbe per uno come lui? Un ruolo da terzo pilota in Mercedes? Sì, ci può stare, ma non come unica soluzione, è ancora troppo giovane per chiudere la sua carriera in pista. E allora cosa? Cosa va bene per il Daniel Ricciardo di oggi?
Quale può essere la soluzione migliore per un pilota dal curriculum stellare come quello dell'australiano della McLaren che però, oggi, si trova a dover combattere contro le difficoltà di chi non ha una vera e propria prospettiva per il prossimo futuro? Licenziato con un anno di anticipo sulla fine del suo contratto in McLaren, scartato dopo aver perso (e anche molto malamente) il confronto diretto con il suo compagno di squadra Lando Norris - che ora non perde occasione per ribadire quanto poco prestazionale sia stato in queste due stagioni il povero Daniel - e perso tra le decine e decine di giovani che vogliono accaparrarsi un posto in Formula 1, Daniel Ricciardo appare più lontano che mai da un futuro promettente nel circus.
E pensare che quella con la squadra inglese sarebbe dovuta essere la sua miglior occasione dopo una vita di strade difficili, di incidenti di percorso e di tempismo sbagliato. Forse però ora, nel pieno di una trattativa senza fine per definire gli ultimi sedili rimasti liberi per la Formula 1 nel 2023 (Williams, Alpine e Haas) l'australiano ha trovato una strada che lo allontana dal circus ma che gli regala la possibilità di vivere un'esperienza straordinaria anche fuori dai cancelli dorati della classe regina della Formula 1.
Secondo The Herald Sun Daniel Ricciardo sarebbe la prima scelta del team Trackhouse Racing Project 91 per la prossima stagione in NASCAR. L'australiano sarebbe infatti fortemente voluto in America da Justin Marks proprietario del team Trackhouse, che l'arrivo di un pilota così noto e così talentuoso come Ricciardo si garantirebbe un anno spettacolare nella categoria USA più spettacolare in circolazione.
Ma Ricciardo accetterebbe l'offerta? L'australiano non ha mai nascosto il proprio amore per la NASCAR e proprio il suo celebre 3, numero che lo accompagna dall'inizio della sua carriera, fa riferimento a Dale Earnhardt, celebre pilota americano sette volte vincitore del campionato NASCAR, tragicamente scomparso nel 2001 durante la Daytona 500. Il legame tra l'australiano e il mondo delle corse americane è quindi più forte di quanto ci si possa immaginare e per lui è facile immaginare un futuro a stelle e strisce, molto più vicino anche al carattere spumeggiante di Ricciardo, piuttosto che ad un ruolo minore in un team di F1 o a un sedile in competizioni come la Formula E.
Dopo anni estremamente difficili Ricciardo tornerebbe così finalmente a divertirsi in pista, scoprendo ed esplorando un nuovo mondo che potrebbe regalargli gli anni più belli nella sua travagliata carriera a quattro ruote.