"Le nuotatrici hanno un fisico maschile!” oppure "Le nuotatrici hanno il seno piccolo, quasi inesistente”. Questi sono solo alcuni dei commenti che si è soliti leggere sui social in queste settimane di Olimpiadi sul corpo delle nuotatrici impegnate nel corso delle batterie in vasca. E se da una parte è vero che i fisici non andrebbero giudicati e commentati, dall'altro lato tutti hanno notato come il corpo di queste atlete sia diverso dai canoni considerati comuni. ”Avevo voglia che si vedesse il mio essere donna” scrisse Laure Manaudou nella sua biografia, infatti dopo il precoce ritiro decise di procedere con l’intervento di plastica al seno. Non bisogna dimenticare che il fisico di ogni nuotatrice diventa il mezzo per compiere performance ad altissimo livello.
La modalità di movimento del nuoto ad alti livelli coinvolge più gruppi muscolari, in particolare i muscoli della parte alta del corpo come braccia con influenza sui pettorali, spalle e schiena. Proprio per questo le nuotatrici non hanno seno prosperoso, nel nuoto può essere uno svantaggio e lo dice la fisica. Essendo uno sport che punta sulla velocità, si deve far ricorso alla Meccanica Newtoniana e alle leggi dei fluidi poiché nonostante non ci siano forze gravitazionali, il corpo deve attivare i propri muscoli tramite una propulsione che lo spinge avanti nello spazio, infatti le donne con un seno importante nel nuoto potrebbero avere più difficoltà sotto questo punto di vista, a causa dell’attrito, proprio per questo i costumi da nuoto cercano di alleviare questo problema, essendo piuttosto contenitivi, tanto da nascondere anche la reale fisionomia. Non solo i costumi, spesso questi corpi sono il risultato di allenamenti antisportivi e devianti di quella che è la natura reale di un soggetto sviluppato, come nel caso della polemica sorta a Londra 2012, per il progetto cinese 119, volto alla conquista di medaglie d’oro nel nuoto e nell’atletica, a seguito di ore di allenamenti estenuanti e pressioni fisiche che portarono la nuotatrice cinese Lu Ying, a dichiarare che in Australia allenarsi è molto più divertente. Ma con il tempo il fisico cambia e con il ritiro se n’è resa conto anche “la divina” Federica Pellegrini, in modo particolare per quanto riguarda il seno. Tanto da rivelare in un’intervista a Grazia di aver osservato dopo il suo addio al nuoto agonistico il suo corpo ed aver pensato: “Cavoli, adesso ho un seno! Incredibile!”.
La sua trasformazione del corpo, non è questione di stile di vita o metabolismo bensì dopo anni di intensa attività fisica che ha influenzato lo sviluppo dei muscoli, in particolare delle spalle e del seno, quando si riducono i ritmi dell’attività fisica in modo importante il corpo muta, infatti i muscoli abituati ad essere costantemente sotto sforzo iniziano a rilassarsi, la Pellegrini affermò a riguardo:“Però un conto è allenarsi tutti i giorni, facendo palestra tre volte la settimana e acqua dieci volte, un conto è farlo due, tre volte la settimana o quando riesci. Il corpo cambia dal punto di vista muscolare”. Il seno in particolare essendo formato da due aree: una ghiandolare e una adiposa, se allenate costantemente come per il caso delle nuotatrici la seconda si trova ad essere presente in maniera ridotta poiché la muscolatura pettorale è molto allenata, ed il corpo di uno sportivo predilige la presenza di massa magra.
Dopo un eventuale ritiro l’area adiposa cresce, contribuendo a rendere il seno più prosperoso, proprio come ha osservato su se stessa Federica Pellegrini, dicendo: “Dopo tre, quattro mesi dalla fine delle gare, mi sono stupita. C’è una rotondità molto diversa. In questi giorni ho voluto fare un esperimento: mi sto allenando quotidianamente, per vedere se il mio fisico reagisce come una volta e quanto può cambiare in due settimane”. “My body, my choice” recita uno slogan, ed è anche così anche per il nuoto, non si è meno donne per mancanza di seno è solo una questione di allenamento.