Marc Marquez sarà regolarmente in pista a Austin. Ieri lo abbiamo scritto tutti, anche esaltando lo spirito di un pilota che a quanto pare riesce a trovare sempre la forza di provarci ancora e di provarci prima degli altri, forzando i tempi anche quando si tratta di problemi di salute. Solo che ieri, presi dall’entusiasmo, non avevamo fatto i conti, tutti quanti, con un ultimo scoglio: il dottor Angel Charte. E’ il medico della MotoGP, quello che dovrebbe dichiarare “fit” Marc Marquez e dargli, quindi, l’ultimo nullaosta per prendere parte al GP delle Americhe.
Il medico spagnolo, infatti, ha spiegato al quotidiano sportivo AS di non avere nulla in contrario a che Marc Marquez corra a Austin, ma di voler vedere prima un certificato oftalmologico di piena guarigione. “Dovrà presentare un certificato oftalmologico in cui si attesta che sia guarito al cento per cento dalla doppia visione – ha detto - Sono internista e intensivista, quindi non posso essere un oculista. Dallo scorso anno si sono verificati alcuni infortuni per i quali chiediamo allo specialista di turno un certificato che garantisca la guarigione del paziente e per Marc Marquez non faremo eccezioni”. Tempi un po’ allungati, quindi, con la richiesta di Charte che non sembra così assurda e impossibile da esaudire al punto da mettere in discussione la presenza del 93 al GP delle Americhe.