La storia dei piloti è fatta di velocità, sfide da vincere e limiti da superare. Ed anche quando si tratta di cadute e brutti infortuni il paradigma non cambia: la velocità di recupero tormenta il pilota, mentre la sfida con sé stesso ed i limiti del proprio corpo -un corpo umano- diventano i nuovi obiettivi da battere. Il Dottor Claudio Costa, per anni alla guida della Clinica Mobile, lo riassumeva in gettare il cuore oltre l'ostacolo.
Se Marc Marquez ha concesso agli avversari il mondiale 2020 è, in fondo, perché non ha saputo aspettare, non ha saputo perdere, provando ancora una volta ad alzare l’asticella. Come in pista d'altronde, Marc è un tipo da all-in. Ma come fanno questi a salire su di un missile da 270 CV con le ossa tenute insieme dallo sputo? Jorge Lorenzo ha corso a 48 ore dalla rottura della clavicola (Assen 2013), e non è raro vedere piloti - come Pecco Bagnaia in queste ultime gare - far segnare un giro veloce e poi scendere dalla moto in cerca di una stampella.
Oltre all'incessante preparazione atletica e all'enorme forza di volontà, a separare gli atleti da noi semplici esseri umani c'è anche tanta tecnica. Chirurgia, fisioterapia e tecnologie all'avanguardia sono una base imprescindibile per garantire un recupero rapido.
Piccole magie dedicate a pochi eletti, l'equivalente sportivo di una clinica svizzera in cui le rockstar vanno a fare trasfusioni di sangue per compensare una vita di eccessi.
Abbiamo raccolto una piccola selezione di metodi più o meno noti per garantire un recupero fisico in tempi celeri, a cominciare da sua maestà Cal Crutchlow con questa perla di vecchia data.
Lettino da fisioterapia, maschera antigas e urine a volontà
Il lord inglese della MotoGP non ha rivali: Cal Crutchlow infatti ha mostrato su Twitter il suo metodo per liberarsi dalle vesciche sulle mani ai tempi del Team Ufficiale Ducati. Basta stendersi su di un lettino, indossare una maschera antigas -ma di questi tempi ci si può accontentare anche di una anti covid- e passare 20 minuti con le mani a bagno nella propria pipì. La cosa bella? potete farlo anche voi a casa, è gratis.
La camera iperbarica per guarire le ossa
Per velocizzare i tempi di recupero dopo una frattura, molti piloti si sottopongono a diverse sedute nella camera iperbarica. Utilizzata soprattutto dai subacquei professionisti per aiutare la decompressione, la camera iperbarica permette di inalare ossigeno al 100%, oltretutto ad una pressione superiore rispetto a quella ambientale. Tra gli altri l'hanno usata Valentino Rossi, Mick Doohan e Alvaro Bautista, ed è una tecnica impiegata anche in altri sport: lo scorso febbraio l'attaccante interista Romelu Lukaku se ne è comprata una da tenere in casa per una cifra attorno agli 80.000€.
Tutti i piloti fanno come Niki Lauda nel film Rush
Uno dei metodi più efficaci per trovare la giusta motivazione è quello di vedere le gare: i tuoi avversari vincono e tu continui a collezionare degli zeri. Lo racconta perfettamente una scena del film Rush: Niki Lauda, ricoverato in seguito al terribile incidente che ha tracciato irrimediabilmente la sua vita, vede i gran premi dal letto d'ospedale e chiede, per quanto doloroso, il trattamento più intenso possibile.
La crioterapia, ovvero entrare in un secchio gelato a -150 gradi
Molti piloti praticano anche la crioterapia, una maniera per riattivare la circolazione sanguigna e stimolare il sistema nervoso centrale. Con sedute da circa un centinaio di euro l'una, gli atleti (ma viene impiegata anche per cure dimagranti e di bellezza) entrano in un cilindro riempito di azoto liquido che si raffredda progressivamente fino a raggiungere anche i -200 gradi. Il trucco per sopravvivere è tenere fuori la testa.
Se non sei un pilota, prova a guardare la MotoGP
La storia di Michael Carey, ripresa direttamente dal sito ufficiale della MotoGP, ci racconta che le gare (oltre ad una maniera per farsi male) possono anche essere un ottimo alleato per recuperare in fretta. Michael è finito in coma dopo aver preso una scossa da 12,000 volt e, una volta ripresa coscienza, è tornato a guardare la MotoGP: lo stimolo provocatogli dalle battaglie in pista e l'attenzione che ha speso a comprendere i diversi stili di guida gli hanno permesso di fare enormi passi in avanti verso la guarigione.