Il 2023 di Francesco Bagnaia è stato un film. L’inizio forse più complicato del previsto, i momenti in cui sembrava tutto gli venisse senza sforzo, poi l’incidente di Barcellona e il confronto con Jorge Martín, che per batterlo ha dato tutto. Roba da film appunto, se non fosse che Pecco quest’anno si giocava tutto davvero. A partire dalla credibilità verso il grande pubblico e un po’ anche Ducati, perché arrivare dietro a un pilota del team privato significa aver sbagliato qualcosa. Significa che forse è più forte l’altro. Invece l’altro è stato più veloce, almeno a fine stagione, ma non più forte, perché la domenica pomeriggio spesso era Bagnaia ad aver guadagnato qualche punto.
Tutto si è risolto a Valencia, all’ultima gara dell’anno. La quarantesima per la precisione, anche perché il sabato invece di chiudere la pratica Bagnaia si è trovato a perdere punti. Il più forte però è il più completo, quello che vince alla fine. Così è arrivato il secondo mondiale di fila per lui e per la Ducati, assieme alla consapevolezza che anche il prossimo anno sarà con lui che bisognerà confrontarsi: Bagnaia viaggia con un’inerzia gigantesca, prodotta dall’idea di essere capace di farcela anche quando per gli altri sarebbe ampiamente finita. Di questo parla BACK2BACKgnaia, che nonostante un nome terribile e difficilissimo da pronunciare racconta piuttosto bene il weekend di Valencia visto da Pecco e da chi gli sta intorno. Il padre Pietro per esempio, che rimane quasi sempre un po’ nascosto, attento a non invadere gli spazi vitali del figlio ma sempre pronto ad esserci quando ce n’è bisogno. Vedi un po’ del suo mondo, sia quello in pista - con le parole del capomeccanico Marco Ventura per esempio - che quello fuori. Percepisci la tensione, che arriva all’apice allo spegnersi dell’ultimo semaforo dell’anno. La clip funziona, anche se con tutti i limiti del momento in cui è stata girata: considerando quello che c’era sul piatto per Bagnaia, è un miracolo che siano uscite queste riprese. Se c’eravate godrete a ricordare quei momenti, altrimenti sarà un buon modo per esserci stati almeno un po’.