KTM vuole essere l’anti Ducati. Per riuscirci in pista ci vorrò forse ancora un po’ di tempo, ma intanto i due marchi sono su fronti totalmente contrapposti su tutto il resto. Compreso il futuro della MotoGP e la strada da prendere. Non molti giorni fa, in un’intervista realizzata proprio da MOW (qui il link), infatti, Gigi Dall’Igna, l’ingegnerissimo della Ducati, aveva sostenuto che l’ambito di sviluppo maggiore della MotoGP del futuro sarebbe stato l’aerodinamica. Sfruttando una scienza che sulle auto è già più che esplorata e che nelle corse in moto, invece, è entrata da poco. Insomma, Ducati ha in qualche modo fatto sapere d’essere disponibili a limitazioni varie, di essere sostanzialmente contraria e mettere freni a qualcosa che invece rappresenta la vera innovazione e che, di fatto, potrebbe tornare utile anche per ciò che riguarderà poi la produzione di serie.
A pensarla in maniera esattamente opposta, però, c’è KTM, con Pit Beirer che proprio in questi giorni ha tuonato contro l’aerodinamica. Definendola anche la vera responsabile di tutti i problemi che in questi ultimi anni si sono creati con gli pneumatici e scagionando Michelin da ogni presunta responsabilità. Anzi, il direttore di KTM motorsport ritiene, di fatto, che proprio l’essersi spinta troppo oltre con appendici aerodinamiche e abbassatori abbia costretto Michelin a richiedere la tanto discussa regola sul limite minimo della pressione delle gomme.
Bisogna pensare allo stress che subisce la gomma anteriore della MotoGP quando il pilota arriva a 350 km/h – ha affermato Beirer con i colleghi di Speedweek - Ciò che abbiamo in termini di mescole, carcasse e costruzioni in MotoGP è quanto di più evoluto possa esserci nella costruzione di pneumatici da corsa. E, se il produttore dice che limite di sicurezza all'anteriore è 1,88 bar, allora dobbiamo accettarlo. La ragione per cui la pressione degli pneumatici è così difficile da controllare può essere cercata altrove. Questo problema, di cui si discute da mesi, nasce dai dispositivi di altezza che, insieme ai pacchetti aerodinamici, aggravano il problema della pressione. Le normative e le raccomandazioni sulla pressione dei pneumatici esistono da quando esistono gli pneumatici. Chiunque abbia un’auto nel garage di casa può constatarlo da solo. Ora si discute se dovremmo abbassare la pressione della gomma anteriore di un decimo oppure no. Secondo me il problema non si risolverà se consentiamo una pressione dei pneumatici anteriori di 0,1 in meno rispetto a prima".
E’ chiaro che le parole di Beirer sono un evidente invito a rivedere, piuttosto, le regole sui dispositivi di abbassamento delle moto e sulle varie appendici aerodinamiche. Non è un attacco diretto a Ducati, ma poco ci manca, dopo l’ormai lunga di settimane diatriba sulle nuove regole per le concessioni ufficializzate da Dorna e dopo gli “scontri” in associazione costruttori tra i rappresentanti della casa italiana e quelli della casa austriaca. “Ormai – ha concluso Beirer - abbiamo quasi costruito piccole auto da corsa in termini di aerodinamica. La finestra in cui l’aria non può raffreddare la gomma è molto grande quando si guida dietro a un’altra moto. Questo problema nasce dai dispositivi di altezza da terra che mantengono le moto così basse”.