Mancano quattro giorni a Natale, Valencia sembra passata da un paio di mesi e invece sono giusto tre settimane. Cominci a pensare all’ennesima trasferta con scalo a Francoforte con una certa, inspiegabile, nostalgia. Poi arriva il corriere con un pacchettino giallo, potrebbe essere un doppio vinile e invece, a sorpresa, è un libro fotografico dedicato al Team Mooney VR46. È stato il loro secondo anno in MotoGP, il decimo nel motomondiale, ed è come per Valencia: sembra passata una vita e allo stesso tempo un giorno: difficile stabilire queste cose, sarà che le corse vanno di fretta. Nel 2023 per il Team VR46 è arrivata la prima vittoria, ma pure la seconda e la terza (di Marco Bezzecchi) e due pole position (di Luca Marini). A fine campionato poi la firma di Fabio Di Giannantonio che, di fatto, sancisce l’ingresso di un pilota esterno all’Academy in questa squadra per la massima categoria: vuol dire che le cose funzionano e che il team sta crescendo, perché non è più soltanto il progetto per dare ai ragazzi del Ranch la possibilità di entrare in MotoGP. Il libro comunque è fotografico, questa storia non te la racconta. Ogni tanto però, sfogliando le pagine, puoi imbatterti in qualche dichiarazione che suona come una lettera.
La prima, manco a dirlo, è di Valentino Rossi, che a leggerla sembra quasi di percepire un po’ di commozione. Niente di drammatico, per lui dev'essere stato un po' come vedere la propria figlia laurearsi. Magari tra una ventina d'anni ci farà sapere se è così: “Sono già passati 10 anni da quando abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto e devo dire che sono davvero volati!”, le parole di Valentino. “E stata una bella avventura, siamo partiti dalla Moto3 con Sky, il Team è sempre stato qualcosa di molto importante per tutti noi come futuro dell'Academy e tanti dei nostri piloti hanno corso con questi colori. In Moto3, siamo stat sempre forti e competitivi ed è un peccato non essere riusciti a conquistare il titolo nonostante le tante soddisfazioni. Ci siamo allargati con il Team Moto2 e forse lì siamo stati ancora più bravi. Partivamo da zero e siamo riusciti a diventare Campioni de Mondo con Pecco nel 2018. Nel 2020 il titolo è sfuggito all'ultimo con Luca e Marco, ma nel biennio 2018-2020 siamo stati probabilmente la squadra di riferimento della categoria. Non pensavo poi di arrivare in MotoGP, in tanti hanno spinto. Uccio tra i primi. Già dall'inizio, nel 2022, le cose sono andate bene, siamo stati subito veloci e siamo saliti sul podio. Quest'anno è stato indimenticabile, fantastico, tutti hanno dato il massimo, tutti hanno alzato l’asticella. Dal management, ai piloti, ai meccanici, tutte le persone coinvolte. Abbiamo vinto delle gare, centrato dei podi e siamo stati in lotta per essere la squadra Campione del Mando. Marco ha chiuso al terzo posto nella generale e anche Luca ha fatto molto bene con bellissime gare. Seguirvi, sia da casa che in pista, richiede un grandissimo impegno, ma che gusto! Cercheremo di continuare cosi anche nel futuro. Grazie a tutti!”.
Al 2024 manca sempre meno: da loro vedremo un nuovo Title Sponsor e un nuovo pilota, mentre Valentino correrà nel WEC.