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Il Mondiale lo hanno già vinto
i giocatori dell’Iran. Ma al ritorno
a casa per loro sarà dura

  • di Paolo Zaccagnini Paolo Zaccagnini

23 novembre 2022

Il Mondiale lo hanno già vinto i giocatori dell’Iran. Ma al ritorno a casa per loro sarà dura
Sono rimasti muti, con le mani sulle spalle dei compagni, mentre le note del loro inno riecheggiano nello stadio. I giocatori dell'Iran non hanno cantato, un gesto di protesta molto significativo che non è passato inosservato nel loro Paese, scosso dalle rivolte contro il regime. E gli costerà caro al ritorno, non dimentichiamolo. O sarà Gianni Infantino a spiegare agli ayatollah che è stata solo una “ragazzata”? E mentre i parcheggiatori del Mondiale prendono 35 centesimi l'ora e i tifosi ecuadoriani durante la partita cantano “Queremo cerveza” (“Vogliamo la birra”), in Italia c’è chi fa lo sciopero della fame, come Alfredo Cospito. Ma interessa a qualcuno?

di Paolo Zaccagnini Paolo Zaccagnini

Il Mondiale lo ha vinto l'Iran. A parte che ha segnato due belle reti all'Ighilterra, che gliene ha segnate sei, per chi ama la libertà, le bocche chiuse e i volti scavati dei componenti della nazionale iraniana spazzano via la retorica grondante sangue del mondiale meno mondiale. Lo spettacolo, sia esso calcio o qualsivoglia altra cosa, si deve fermare. "The show must go on" - lo spettacolo deve continuare - è la frase più criminale e insulsa e stupida che sia mai stata coniata. Agli idioti che non hanno dato segni particolari davanti a quelle bocche chiuse, vorrei dire che per quegli atleti, se e quando torneranno in Iran, sarà dura, durissima. Anche per le famiglie. Vada l'elvetico, omosessuale, arabo e migrante Gianni Infantino a spiegare al governo iraniano che è stata solo una "ragazzata". Ma se un Paese riverito e rispettato come la Svizzera non butta in galera, e poi butta via le chiavi delle celle di Joseph "Sepp" Blatter e del campione juventino Michel Platini - hanno incassato 200 bilioni di dollari per assegnare il campionato mondiale di calcio al Qatar - di cosa stiamo parlando? E se il presidente della più grande democrazia del mondo, cioè gli Stati Uniti d'America, Joe Biden, grazia il principe saudita che ha fatto uccidere in Turchia un giornalista dissidente con le seghe elettriche di cosa, ripeto, stiamo argomentando?

Ci siamo dimenticati i lunghissimi convogli di Suv di gran lusso usati dall'Isis, oppure ho le traveggole e vado rinchiuso? Il diavolo, come si dice, può fare tutto, e il contrario di tutto, ma non i coperchi. Così Argentina 1 (rigore di Messi) Arabia Saudita 2. Chiacchiere e tantissimi soldi sono deleteri. E pensare che gli ultimi mondiali vennero assegnati alla "malefica" Russia per soli 11 bilioni di dollari. E tutto il contorno di "grandi campioni del passato" con al seguito fidanzate, mogli, compagne superplastificate e pubblicizzatissime. Lotta spietata al brufolo, sguardo altero e, se possibile, a mini reggiseni e tanga. Cosa non si fa per lo sport.

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Alfredo Cospito, il leader degli anarchici italiani

Non sono tipo da streaming e altre diavolerie varie, ma non vedo l'ora di sentirmi i nuovi cd di Bruce Springsteen, 73 anni, e Francesco Guccini, 82 anni. Artisti. Esseri umani. Gente che la pensa come chi li sta a sentire. Ce li vedete voi, quando erano molto più giovani, in reggicalze e gli occhi bistrati? Poste irlandesi dateve una mossa, mannateme er pacchetto.

Chi è l'agente di Josè Mourinho “Felix” e Cristiano Ronaldo? Il portoghrese, come loro due e Tiago Pinto, Jorge Mendez, che ha dichiarato che “Josè è il miglior allenatore del mondo”. Sentito voci di dissenso da parte dei GGI e, soprattutto, dei GGSI? No e poi no. Non bisogna disturbate il manovratore, tutto deve filare liscio, i treni devono arrivare in orario. I pensieri devono essere tutti uguali. Perbaccco. Al senso del ridicolo non ci bada più nessuno. Il migliore? E il parmense, ex romanista, Carlo Ancelotti? Oltre alle tante coppe e coppette - no, la coppa del nonno, vale a dire la Conference's Cup, non l'ha vinta - ha vinto scudetti in Italia, Germania, Francia, Inghilterra e Spagna. Non ha, non lo ha mai avuto, un grande ufficio stampa.

Alfredo Cospito. Anarchico. Fa lo sciopero della fame. Rischia di morire. Interessa a nessuno? Solo a Il Manifesto e a mio cugino Davide? E la grande forza della sinistra - me vie' da ride - che dice? Impegnata a celebrare il grande stratega politico romano Goffredo Bettini? Il bello, ahimè, è che, prima o poi, verranno spazzati via tutti. Domani, se tutto va bene, grazie al "vate del romanismo" e al grande Peppe, mi permetterei di dirvi cosa non va in questa Roma. Ma domani però, oggi provo ancora schifo pieno di sabbia. Anzi un indovinello, no, due: quanto prendono i parcheggiatori del mondiale? 35 centesimi l'ora. E cosa cantavano a squarciagola i tifosi ecuadoriani durante la partita vinta? "Queremo cerveza". Vogliamo la birra. Sarà una risata che li seppellirà.

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