Per rivedere Marc Marquez in pista potrebbero passare circa due mesi. Lo ha detto il luminare spagnolo Javier Coloma, specialista in oftalmologia e chirurgia orbitale presso la Clínica Baviera e l'Ospedale HM La Esperanza, che da un lato ha provato a rassicurare tifosi e appassionati, ma dall’altro è stato molto chiaro sui rischi che l’otto volte campione del mondo potrebbe correre.
"La storia ha dimostrato che il nervo è danneggiato – ha aggiunto Coloma - Nonostante abbia recuperato la vista, il recupero non è stato completo. Ogni volta che ci sarà un trauma o un'infiammazione accadrà di nuovo. La carriera di Marc è in pericolo perché con quella doppia visione non si può guidare. A quei livelli meno che mai". Parole che suonano di sentenza definitiva, perché è vero che il dottor Coloma ipotizza comunque un ritorno di Marquez in pista nel giro di qualche settimana, ma è altrettanto vero che l’otto volte campione del mondo non potrà più rischiare come faceva fino a prima del maledetto luglio del 2020.
“Sono ottimista sul recupero – ha concluso Coloma – Marc ha superato la diplopia due volte e il trattamento a cui dovrà sottoporsi è conservativo. Bisogna aspettare un po' per vedere l'entità della diplopia. Se ne è accorto solo molto dopo l'incidente, il che ci fa pensare che il trauma non sia così marcato. Il problema sono ulteriori traumi futuri"