Inaspettate, meritate e sicuramente poco celebrate dai media, sono le medaglie vinte dagli azzurri del nuoto in questi giorni al mondiale di Doha. Nonostante tutto taccia sul fronte dei media, c’è da dire che l’Italia del nuoto al mondiale di Doha c’è e dice la sua. Un mondiale più importante degli altri perché in ballo ci sono i pass per l’Olimpiade di Parigi 2024 e la nostra nazionale si trova al quinto posto del medagliere con ben 5 medaglie: un oro, tre argenti ed un bronzo. In tutte le discipline finora disputate, dal nuoto in mare ai tuffi passando per il nuoto sincronizzato, gli azzurri hanno messo la loro firma. Ad aprire i giochi è stata la storica medaglia d’argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia, un’impresa la loro dal trampolino dei tre metri. Il pronostico li metteva nella top 5, con il mero obiettivo di portare a casa la qualificazione olimpica, ma loro hanno voluto eguagliare il miglior piazzamento maschile in questa specialità, proprio come fece il duo Cagnotto-Dallapè in passato.
Dai tuffi al nuoto sincronizzato maschile, si esiste da un pò! E noi italiani siamo quasi sempre sul podio con Giorgio Minisini, che in questo mondiale si è regalato ben due medaglie: l’argento nella categoria tecnica del nuoto sincronizzato e quella d’oro nel nuoto artistico sulle note del “Hallelujah” di Bocelli. Un successo arrivato dopo un periodo difficile, anche se dalle sue parole si deduce un pò d’insoddisfazione:"Sono felice ma un po' dispiaciuto di non aver nuotato come volevo”. Ma l’atleta romano ha fatto un’analisi precisa del suo mondiale:”Sicuramente ricevo tante lezioni da questo mondiale. Dopo il preliminare l'idea della medaglia l'avevo messa da parte. L'unico obiettivo era rendere fiera la mia allenatrice e spero di averlo fatto. Questo deve essere per me un punto di partenza". La prima medaglia d’oro del mondiale ma anche il primo italiano a vincere una medaglia d'oro nel singolo libero del nuoto artistico. Minisini, oltre a scrivere la storia, si candida così ad essere uno dei favoriti per l’olimpiade, dopo questo splendido risultato.
Ma gli azzurri non si sono fermati qui, anche nel nuoto in acque libere c’è l’Italia. Due medaglie, prima il bronzo di Domenico Acerenza nei 5km alle spalle dei due francesi, Olivier e Fontaine. Poi l’argento della staffetta 4x1500, un piazzamento agrodolce, che arriva dopo un finale da cardiopalma, corpo a corpo con l’australiano Lee che ha avuto la meglio. “Ce l'ho messo tutta, ci siamo divertiti” ha detto Acerenza che ha chiuso la staffetta. "E' la medaglia di tutto il gruppo, del movimento che ci aiuta a mantenere molto alto il movimento” ha affermato è, per ribadire quanto nonostante il silenzio stampa l’Italia del nuoto come sempre dice la sua. Non solo podi e vittorie ma anche pass olimpici, che in questo momento dell’anno forse si equivalgono. Da chi li ha già conquistati come i tuffatori della piattaforma dei 10 metri o la squadra del nuoto sincronizzato, a chi dovrà giocare ogni partita con fame e determinazione come i due team della pallanuoto: il settebello ed il setterosa.
Una nazionale che è solo all’inizio del mondiale ma ci ha già regalato tantissime soddisfazioni e chissà se qualcuno ne parlerà, se sapranno fare rumore quanto i risultati di altri sport. Ma ora le polemiche trovano il tempo che trovano, come sempre, l’importante è parlare di queste medaglie che fanno capire agli atleti che sì sono pronti a dire la propria, pronti a puntare al podio ancora una volta, pronti e basta! Senza dimenticare che queste medaglie conquistate, che pesano più delle altre, perchè non ripagano solo gli sforzi di una vita fatta di allenamenti e fatiche quotidiane ma portano all’obiettivo della vita di ogni sportivo, le Olimpiadi di Parigi.