La notte tra 11 e 12 febbraio si è disputata la LVIII finale del Super Bowl. L’evento ha visto come protagoniste le squadra dei San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs, già campioni in carica lo scorso anno. Sembrava – per un momento – che i San Francisco avessero ribaltato la classifica: la squadra californiana non vince un titolo dal 1994. Il quarterback dei Chiefs Patrick Mahomes – che ha vinto il suo terzo Super Bowl a soli ventott’anni - ha piegato i 49ers, con una rimonta leggendaria: prima il pareggio negli ultimi sei secondi dei tempi regolamentari. Poi la vittoria con un risultato di 25-22 nei tempi supplementari. È la terza vittoria in cinque anni per i Chiefs. Il football americano incarna forza fisica e strategia e, ieri notte, i Kansas City ne sono stati la rappresentazione esemplare.
L’evento più pop dell’anno
Un emozionatissimo Post Malone apre l’evento cantando la versione acustica di ‘’America the Beautiful’’. Riflettori puntanti invece su Taylor Swift, che da qualche mese frequenta Travis Kelce – il tight end dei Kansan City Chiefs. Arrivata dal Giappone per veder giocare il suo fidanzato, indossa al collo un ciondolo col numero 87 – il numero della maglia di Travis. Dopo la vittoria dei Chiefs, Taylor piomba in campo per baciare ed abbracciare il suo fidanzato. L’Halftime show, invece, ha visto come protagonisti Usher e Alicia Keys. Due delle voci internazionali più amate dal panorama americano.
Storia del Super Bowl
Il termine ha origine dallo stadio di Pasadena in California: il Rose Bowl Stadium, la cui forma ricorda una sorta di ciotola – ‘’bowl’’ in inglese. Tuttavia, la leggenda narra che Lamar Hunt, proprietario dei Kansas City Chiefs, propose di utilizzare questo termine perché i figli amavano giocare con una pallina rimbalzante. Chiamata, appunto, ‘’Super Ball’’. Lamar Hunt, inoltre, sembrerebbe aver avviato l’utilizzo dei numeri romani per identificare ogni edizione in maniera più solenne. Come se fosse il titolo di un’opera. Per la cinquantesima edizione, però, fecero un’eccezione: ‘’Super Bowl L’’ sarebbe stato fuorviante. ‘’L’’, infatti, avrebbe potuto significare ‘’lost’’ – perdita. Per scaramanzia, quell’anno, optarono per la nomina di ‘’Super Bowl 50’’. La prima competizione fu disputata nel 1967 nel Coliseum di Los Angeles, con quella che allora veniva chiamata ‘’American Football League (AFL) – National Football League (NFL) World Championship Game’’. Nel corso degli anni, la ‘’Super Bowl Sunday’’ è diventata una vera e propria festa nazionale.
Numeri da record
Per la prima volta nella storia del football, la competizione si è svolta a Las Vegas, nell’ Allegiant Stadium. Che conta settantaduemila spettatori. E una stima di 114 milioni di spettatori totali. Solitamente per l’evento si registrano i record di ascolti televisivi più alti in assoluto. Il Super Bowl è certamente l’evento sportivo più remunerativo negli Stati Uniti. Uno spot pubblicitario – della durata di soli trenta secondi – ha un costo di 7.000 di dollari. Il biglietto più economico per l’evento live, invece, ha un costo di otto milioni di dollari. L’evento del Super Bowl incarna lo spirito americano, in ogni sua forma: football, pubblicità e musica. Sarebbe riduttivo definirlo un evento sportivo. È un vero e proprio spettacolo internazionale, che coinvolge l’intero Paese e incolla milioni di spettatori allo schermo. È la glorificazione dello sport nazionale statunitense.