Come un gladiatore
Esiste un ruolo, nel football americano, paragonabile a quello dei lottatori nell’Antica Roma. Il running back ha il compito di prendere la palla dal quarterback e portarla avanti nelle azioni di corsa. In maniera violenta e quasi sacrificale, affronta tutta la difesa avversaria. Viene colpito, spinto e atterrato da uomini che pesano dai quaranta ai sessanta chili più di lui. Consapevole che il giorno dopo soffrirà il dolore a causa dei colpi ricevuti. Consapevole di terminare la sua carriera giovanissimo – sulla soglia dei trent’anni -, il running back sacrifica sé stesso lottando come un gladiatore nella fossa dei leoni. Ed è proprio questo il ruolo di Raheem Mostert. Nato in Florida nel 1992, Dominique Raheem Mostert è attualmente il giocatore dei Miami Doplhins della National Football League. Giocando in otto squadre diverse nelle NFL, tra cui i Chicago Bears, i Philadelphia Eagles e i San Francisco 49ers, non ha mai sentito di appartenere ad un unico team. La carriera di Mostert ha subito molti alti e bassi. E, se non fosse stato per sua moglie Davon, Raheem avrebbe probabilmente lasciato il football anni fa.
Il sostegno di Davon
Raheem e sua moglie Davon si sono conosciuti ai tempi del college alla Purdue University, che hanno frequentato dal 2011 al 2014. Entrambi erano iscritti alla stessa classe per conseguire il ‘’Bachelor of fine arts’’ in fotografia. Si sono fidanzati nel 2015, quando Mostert giocava con i Baltimore Ravens. E si sono sposati nel marzo del 2017. Oggi hanno tre figli: Gunnar, Neeko e Myles Raheem. Davon sembra avere un’influenza rassicurante nei confronti di Raheem e della sua famiglia. Possiede una dedizione e una lealtà feroci nei confronti del marito, che lo hanno aiutato a superare i momenti più difficili. Come quando il patrigno del giocatore sparò al fratellastro. Quattro volte.
Il conflitto a fuoco
La sparatoria è avvenuta a New Smyrna Beach, in Florida. Dove Mostert è cresciuto e ha giocato a football al liceo. Dopo che l'uomo ha sparato al suo stesso figlio biologico - e fratellastro di Mostert - la notizia si è diffusa immediatamente. Davon, consapevole della tragedia, ha agito - forse contribuendo per la prima volta - a salvare il futuro di Mostert e della sua carriera. Sapeva che Raheem era su un aereo di ritorno dai campionati nazionali di atletica leggera. Sapeva che il suo istinto lo avrebbe portato a dirigersi in Florida per vendicarsi dell'uomo che aveva sparato al fratellastro. Ma Davon è intervenuta in tempo: è riuscita a contattare l'allenatore di atletica della Purdue, che ha impedito a Raheem di andare direttamente in Florida. "Stavo davvero per comprare un biglietto aereo. Per andare laggiù e rovinare tutto quello per cui avevo lavorato. Solo per trovarlo", ha raccontato Mostert. Ma non lo fece. Il fratellastro sopravvisse miracolosamente ai quattro colpi di pistola. Riuscì a chiamarlo e gli disse, con voce estremamente debole: ‘’Non preoccuparti per me. Starò bene’’. E così, Davon impedì che si vendicasse del patrigno. Impedì a Raheem, per la prima volta, di rovinare per sempre la sua carriera.
Per la seconda volta
Dopo essere stato tagliato fuori dai Cleveland Browns nel 2016, Mostert ha quasi abbandonato la sua carriera nel football. Ha conseguito una laurea in gestione aziendale alla Purdue e, nello stesso momento, ha pensato di mollare per sempre la National Football League: "Cosa dovrei fare? Sono stato in cinque squadre diverse in un solo anno. Sono sempre il novellino di turno. Per me è una cosa inaudita". Ma Davon e la sua famiglia sono stati categorici nel dire che avrebbe dovuto continuare e non rinunciare alla sua carriera, appoggiandolo in modo incondizionato e inflessibile. Esortandolo a non mollare mai e seguire i suoi sogni.
Il sostegno di Davon è – ed è stato – fondamentale nella carriera dell’atleta. Raheem non sa ancora se troverà una squadra di cui sentirsi parte. Ma è certo che Davon sarà sempre al suo fianco. Sarà, sempre, la sua prima casa.