Macchine complesse, pensate per funzionare alla perfezione ma pronte a tradire il pilota in ogni momento. "La macchina da corsa perfetta è quella che si rompe un attimo dopo il traguardo" diceva Enzo Ferrari, descrivendo alla perfezione il sottile confine tra ingegneria estrema e disastro preannunciato.
Su questo filo sembra camminare pericolosamente la squadra di Chris Horner, in questo inizio di mondiale in Formula 1. Le nuove vetture, progettate per stupire e spiazzare gli avversari, sono infatti molto diverse tra loro e alcuni guizzi di intuito e grande lavoro sembrano aver pagato più di altri. Le due monoposto più complete in queste prime gare del 2022 sono sicuramente la Ferrari, leader del mondiale con Charles Leclerc, e la Red Bull del campione del mondo in carica.
La vettura del toro però ha dimostrato enormi problemi di affidabilità: su tre GP disputati Max Verstappen ha trionfato a Jeddah ma è stato costretto al ritiro in Bahrain e in Australia. Ma quali sono i problemi della Red Bull in questo momento?
Il primo riguarda il peso. Il peso eccessivo della vettura non è legato ai ritiri visti in pista ma è un punto che preoccupa gli uomini di casa Red Bull e che andrà risolto nel corso della prima parte del campionato. A questo si aggiunge il budget cap, da rispettare tassativamente, ma che verrà tagliato proprio dagli sviluppi necessari per portare il peso della vettura a quello delle scuderie avversarie.
Arriviamo poi ai problemi di affidabilità. A preoccupare inizialmente sono state le power unit, non solo quelle della Red Bull anche e soprattutto quelle dei motorizzati RB di AlphaTauri. Gasly e Tsunoda, nel primo weekend dell'anno, hanno infatti avuto problematiche legate al motore che si sono poi ripetute anche a Jeddah. Una situazione che non tranquillizza gli uomini del toro, che potrebbero quindi avere problemi di affidabilità legati anche alla power unit.
I problemi di Max Verstappen e Sergio Perez però sarebbero invece strettamente connessi al carburante, che già in Bahrain li aveva fermati entrambi. L'olandese a Melbourne è infatti stato costretto al ritiro per colpa di un danno all'impianto idraulico con la causa che sarebbe da attribuire ad una perdita di benzina. Verstappen ha infatti sentito uno "strano odore di liquido", una fuoriuscita dal serbatoio che ha poi provocato un principio di incendio finendo sul motore surriscaldato.
I problemi sono stati confermati dal consulente della Red Bull Helmut Marko che ha dichiarato: "Max ha perso benzina, ma non sappiamo dove e come. Ha solo perso un sacco di benzina. Ecco perché gli abbiamo detto che doveva fermarsi immediatamente e preferibilmente dove c’era un estintore. Ma non abbiamo solo questi problemi di affidabilità, che in realtà sono in gran parte sconosciuti per noi. Un’altra questione è il problema del peso. Siamo ben più pesanti della Ferrari".
I problemi sono quindi molteplici, in casa del campione del mondo in carica, mentre alle proprie spalle la Mercedes sembra migliorare di gara in gara, portandosi pericolosamente in zona podio.