Un sogno iniziato all'alba della mattinata italiana: sveglia presto per collegarsi con Melbourne, Australia, e guardare Charles Leclerc scattare dalla pole position. Una gara in solitaria e un solo brivido, alla ripartenza dopo la safety car, che ha smosso le preoccupazioni degli italiani innamorati.
Innamorati persi di questa Rossa, finalmente competitiva, di questo ragazzo monegasco dal cuore italiano, di questa bella storia di speranza e lavoro duro, di chi nonostante le critiche si è sempre rialzato, sapendo di custodire il valore di un marchio per l'Italia è storia, passione e velocità.
Alle 9 del mattino di una domenica di metà aprile Charles Leclerc, dall'altra parte del mondo, sorrideva sul gradino più alto del podio ascoltando l'Inno italiano. Sceso dal piedistallo del vincitore, intervistato ai microfoni di Sky Sport, ha riso: "Questa macchina oggi è stata una bestia". Eccolo, il nome della sua monoposto del 2022, la vettura della speranza che tutti stavano aspettando: la bestia.
Un'euforia sportiva che per gli italiani si conclude la sera, al COTA, il circuito delle Americhe, dove la MotoGP scalda i motori per concludere una domenica piena di gas. Nel giorno del ritorno di Marquez, in un campionato pieno di colpi di scena, Enea Bastianini si riprende il posto del vincitore dopo un'inizio da sogno in Qatar che lo aveva già visto trionfare.
La bestia, il soprannome di Bastianini, e una macchina che è una bestia, la Ferrari di Leclerc. Un sogno condiviso da tutti gli italiani: rivedere vincente l'Italia del motorsport, che domina la domenica dall'alba al tramonto, portandoci dentro una felicità collettiva che è loro, delle due bestie dei motori, ma che poi alla fine è di tutti noi.