Il “pilota kamikaze” Kevin Schwantz chiamato così per il suo stile di guida caratterizzato da un passato in motocross, presente al Gran Premio di Austin, è andato a trovare i piloti nei box.
Tra i vari incontri, oltre a quello con Joan Mir e Pedro Acosta, emozionati nel momento in cui hanno incontrato la leggenda, particolarmente suggestivo è stato quello con Valentino Rossi: l’ex numero 34 si è infatti presentato con un dono per il centauro di Tavullia, ovvero un casco personalizzato ispirato alla livrea che il pilota funambolo indossò durante la sua ultima stagione nel 1995, quando, commosso nella sala stampa del Mugello, con il Dottor Costa al suo fianco, disse “Non posso più continuare con questa vita”.
Nel video che immortala l’incontro, è possibile vedere un Rossi particolarmente emozionato ricevere il casco e ringraziare il pilota texano, i due sono amici di lunga data.
Del rapporto con il numero 46 e dell’impatto che Rossi avrà in futuro in questo ambiente Schwantz ne ha parlato ai microfoni di Sky Sport affermando come la sua eredità continuerà anche dopo il ritiro grazie soprattutto all’Accademy. "Valentino Rossi lascerà una grande eredità, ha costruito tanti piloti: guardate quanti ne escono dall'Academy che ha creato. Anche se non correrà in pista la domenica, sentiremo comunque il suo impatto sul motociclismo".
Per poi ricordare il loro primo incontro: "Ho visto girare Valentino per la prima volta quando aveva 12 anni, già all'epoca faceva ogni tipo di gara, era estremamente competitivo. Già all'epoca mi resi immediatamente conto di quanto fosse molto più veloce di tutti gli altri. Il nostro rapporto? Ho molti ricordi con lui, è davvero un grande amico".