La Superbike sta regalando una delle stagioni più memorabili degli ultimi anni. Lo spettacolo in pista si ripete ogni weekend grazie a Jonathan Rea - che corre per il 7° mondiale consecutivo - e Toprak Razgatlioglu, il quale invece sembra pronto a mettere le mani sul suo primo titolo. In Gara 1 a Portimaõ non è stato diverso, con una prima fase della gara in cui i pretendenti al titolo, a cui si è aggiunto Scott Redding, hanno tirato fuori il meglio del motociclismo. Quando il campione del mondo in carica è scivolato all’ultima curva perdendo l’anteriore in una caduta violentissima (qui il video) per Redding non c’è stato nulla da fare. Ma davanti al microfono, con Razgatlioglu che ha risposto a Kawasaki con una citazione a Valentino Rossi, sia Jonathan Rea che Scott Redding hanno attaccato il turco.
Rea dapprima ha messo le mani avanti: “Non voglio tirare merda addosso a Toprak e nemmeno puntargli il dito contro, non sono un frignone come qualcuno ha detto di me in passato - le sue parole in conferenza stampa - ma c’è un limite per certe manovre e spesso lui non lo rispetta. Corre come se non gli importasse nulla degli altri piloti Dobbiamo ricordarci che in pista c’è un limite - ha proseguito l’irlandese - anche perché guidiamo moto grosse e pesanti. So che Toprak si allena nel kartodromo di Kenan, in Turchia, e probabilmente sono abituati a queste manovre. Anch’io però sono cresciuto nel motocross. Lui in Gara 1 mi ha sportellato in diverse occasioni, entrando in curva quando ero già in uscita”. Ha spiegato.
Il mondiale comunque, con cinque gare rimaste e tre Superpole Race, secondo Rea è tutt’altro che finito: “Anche con 45 punti di distacco, nelle prossime gare possono succedere molte cose. Lui e la sua squadra hanno già sbagliato quest'anno, tutto può succedere. Il punteggio non ha alcuna influenza sulla mia strategia”. Ha concluso Johnny.
A fargli eco, come detto, è stato Scott Redding, passato più volte in curva 1 da Razgatlioglu nel finale di gara: “Sono sorpreso dei rischi che si è voluto prendere - ha raccontato il ducatista - pensavo che ci avrebbe provato, ma non così. Invece si è preso un sacco di rischi, anche se sorpassa in un modo che non lo porta a cadere. Sta alzando il livello del rischio ma un giorno mi si spegnerà l’interruttore e sarò io a passarlo in maniera aggressiva e lui non finirà la gara. Sarà un problema perché avrò steso il leader del mondiale, potrebbe succedere”. Anche stavolta quindi, l’inglese non si è nascosto dietro un alone di politicamente corretto: “Sono felice per oggi, ma bisogna capire come battere Toprak. Quando cominci a lottare con lui è talmente forte in frenata che ci prova anche quando sei davanti. Non gli importa cosa succeda a te, che tu cada o stia in piedi non penso che gli interessi minimamente, devi stare molto attento se vuoi finire la gara. Questo è il suo stile, dovrà adattarmi e magari essere più aggressivo per marcare il territorio. Dovremo parlarne perché potrebbe capitare anche un brutto incidente così”. Ha concluso Redding.
Il weekend della Superbike a Portimaõ continua con la Superpole Race alle 12.00, che decreterà la griglia di partenza per Gara 2 in programma alle 15.00. Lo spettacolo, anche stavolta, è pressoché garantito.