Jorge Martin arriva in conferenza stampa a Buriram, in Thailandia, chiacchierando con Francesco Bagnaia: a dividerli sono 27 punti a favore dell’italiano, due settimane fa erano sette per lo spagnolo, per la prima volta davanti nel mondiale piloti. Di chiuso però non c’è niente, specialmente considerando che in un solo weekend di gara di punti se ne possono guadagnare fino a 37. Sarà importante per entrambi non commettere errori, sarà cruciale non subire un infortunio.
In pista entrambi hanno dimostrato le proprie qualità migliori: Bagnaia è capace di fare secondo quando le cose vanno male, il che è una prerogativa dei grandi. Come il Marc Marquez dei tempi migliori, quello che correva contro Andrea Dovizioso. Non si fa intimorire Pecco, corre come fosse sotto ipnosi: risultato e titolo le uniche cose che vede con gli occhi. Jorge è diverso, più impulsivo, esplosivo, anche veloce del campione del mondo in carica. A lui manca la serenità di chi non ha niente da dimostrare, un po’ di sicurezza nei propri mezzi. Il titolo però lo può vincere almeno quanto il rivale. “È stata una grande sofferenza perdere le ultime due gare così, ma abbiamo la velocità”, dice subito in conferenza stampa, mentre le televisioni inquadrano la sua gara soffermandosi sul sorpasso subito da Johann Zarco e Francesco Bagnaia alla curva 4. “Sto vedendo ora la gara per la prima volta, quindi immaginate quanto sia stata dura. Ero convinto di aver fatto la mossa giusta e gli ultimi quattro giri sono stati un incubo, ho cercato solo di non cadere ed essere veloce. È andata così, punterò a fare il meglio possibile questo weekend”.
Poi però torna a parlare della scelta della gomma, che per mezzo giro ha segnato la sua gara e (forse) il suo campionato: “A volte siamo veloci con entrambe le gomme ed è difficile capire quale usare. Ho pensato - e mi hanno detto - che l’usura della gomma media sarebbe stata molto simile a quella morbida a Phillip Island, con entrambe avrei potuto correre al cento per cento. Poi certo, ho rischiato, anche se ero convinto di no, pensavo di aver fatto soltanto la scelta giusta. Alla fine io e la squadra abbiamo parlato e probabilmente ora sceglierò le stesse gomme dei nostri avversari”.
Chiaramente è difficile stabilire davvero cosa si siano detti Jorge e il suo entourage prima della gara. Quello che sappiamo per certo è che Michelin ha consigliato a tutti i piloti di montare la gomma media al posteriore a causa dell’usura spropositata sulla spalla sinistra, su cui si corre per buona parte del tracciato. E sappiamo, tramite Gigi Dall’Igna che l’ha dichiarato ai microfoni di Sky subito dopo la gara, che anche Ducati ha consigliato a Martín di montare la stessa specifica di tutti gli altri piloti armati con una Desmosedici. Il sospetto invece, è che in quel caso Jorge avrebbe vinto di misura, il che lascia tutto più che mai aperto per i prossimi appuntamenti. Perdere calma, punti e possibilità sarà questione di un attimo per entrambi e vedere la fine di questo mondiale prima di Valencia sembra pressoché impossibile.