Albert Valera è una sorta di Carlo Pernat spagnolo (sì, lo sappiamo, di Carlo Pernat ce ne è uno solo e è inimitabile) e è stato il manager che ha accompagnato la carriera di Jorge Lorenzo. Adesso, dopo che il pilota maiorchino ha appeso il casco al chiodo, i due non lavorano più insieme, ma di racconti da fare e retroscena da svelare ce ne sono parecchi.
Compresi tutti quelli sulle occasioni in qualche modo mancate o sulle svolte arrivate troppo tardi. Con Valentino Rossi che, in qualche modo, è stato sempre anche un riferimento sin da quando Jorge Lorenzo chiese di lasciare Yamaha per provare a vincere con la moto con cui Valentino Rossi aveva fallito: la Ducati. Ma il rammarico più grande, però, per Valera, è probabilmente quello ancora più recente. Dopo Ducati, infatti, Jorge Lorenzo sarebbe potuto tornare con Yamaha, su sponda Petronas, salendo sulla M1 che ha fatto benissimo con Fabio Quartararo prima e Franco Morbidelli poi e che nel 2021 è finita nelle mani di Valentino Rossi. Quella moto, svela Valera, avrebbe potuto avere il 99 sul cupolino: “Non volevo che Jorge andasse in Honda, volevo che tornasse in Yamaha, alla Petronas, ma lui ha insistito e insistito per andare in Honda e alla fine ci è riuscito. Poi è andata come è andata”.
Le sfide, sembra voler dire Valera, hanno d’altra parte sempre accompagnato la carriera di Jorge Lorenzo, con il cinque volte campione del mondo che, come già accennato, lasciò la Yamaha per accasarsi in Ducati, qualche anno prima, rinunciando verosimilmente alla possibilità di vincere altri titoli mondiali: “La cosa più semplice sarebbe stata continuare con la Yamaha e non passare alla Ducati – ha spiegato - Se avesse continuato, penso che avrebbe lottato e vinto un altro Mondiale, ma Jorge è un campione e voleva una nuova sfida”. Una sfida simile a quella accettata da Valentino Rossi anni prima, ma senza l’ossessione di fare meglio del 46, con Valera che aggiunge: “Jorge era consapevole che il paragone con Valentino ai tempi della Ducati non poteva reggere, perché era diverso il progetto e era molto diversa anche la moto. Lui non voleva fare meglio di Valentino, lui voleva andare in Ducati solo per dimostrare di saper vincere anche con una moto diversa dalla Yamaha”.
In effetti Jorge Lorenzo c’è anche riuscito, dopo una serie di problemi iniziali, e forse un'altra grande sfortuna della sua carriera è stata proprio nell’esserci riuscito quando ormai era troppo tardi. “Anche in Ducati saremmo potuti restare – ha concluso l’ex manager del maiorchino – C’è stata un po’ di fretta. Quando avevamo già fatto tutto con la Honda, il giorno dopo è arrivata la vittoria di Jorge al Mugello. Se fosse arrivata anche solo una settimana prima, o se avessimo preso le decisioni dopo, penso che Ducati e Jorge avrebbero continuato per almeno altri 2 anni”.