Non è stato un inizio di stagione positivo quello di Daniel Ricciardo, che con la Formula 1 si è rincorso, lasciato e ripreso, nel giro di poco tempo per approdare in quella che è stata la sua prima casa nel mondiale, il neo-rinominato VisaCashAPP Racing Bulls. La prima stagione completa dopo l’anno di mezzo stop nel 2023, dove è subentrato nell’ultima parte dell’anno per sostituire Nyck De Vries, non è iniziata in maniera proprio rosea, a differenza dalle aspettative che comunque lo vedevano competitivo nel midfield come il suo compagno di squadra. Le prime tre qualifiche di Daniel Ricciardo non lo hanno mai visto brillare e, facendo un paragone con i suoi anni d’oro, è davvero una performance che sorprende e lascia l’amaro in bocca. Perché i suoi colleghi della sua stessa generazione non si fermano mai e riescono sempre a portare a casa grandi prestazioni, come Fernando Alonso e Lewis Hamilton, mentre lui, che quando correva in Red Bull veniva dato come potenziale campione del mondo, rimane sull’oblio costante delle posizioni da fondo griglia.
Il Bahrain e l’Arabia Saudita lo hanno visto passare sotto la bandiera a scacchi rispettivamente in tredicesima e sedicesima posizione, dopo delle gare in cui è stato impegnato più nelle difese che negli attacchi, spesso fortunato delle sfortune di chi si trovava un po’ più avanti di lui che gli hanno permesso di avanzare di qualche posizione. Quindi la gara di casa, quella ambientata nella città di Melbourne, in Australia, doveva essere quella del riscatto, della famosa redemption che Ricciardo ha sempre cercato in questi anni tra la Renault, la McLaren e adesso la VisaCashAPP Racing Bulls. E invece, nonostante le prestazioni della macchina più che buone, con il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda in ottava posizione dopo una sessione di qualifica di fuoco, l’australiano non è riuscito a concludere niente di buono, accontentandosi di una diciottesima posizione che lascia deluso lui, il team, e tutto il pubblico lì per lui.
Che cosa sta succedendo a Daniel Ricciardo? Una domanda che si sente più spesso di quanto si immaginerebbe, che non trova mai una risposta soddisfacente al 100%. Perché Daniel Ricciardo, con il passato che ha e la gloria che ha sempre ritrovato, è difficile da dare per fallito. I suoi sorpassi al limite, le finte da un lato per attaccare dall’altro, la grinta sulla griglia pochi secondi prima di partire percepibile anche dal divano. Una serie di scelte forse sbagliate che l’hanno portato a perdersi senza ritrovarsi mai, tranne che a Monza nel 2021, dove riuscì a vincere dopo una gara ricca di colpi di scena. In ogni caso però, Daniel Ricciardo è in una fase davvero preziosa della sua carriera, viste le voci che lo vedono vicino al sedile in Red Bull di Sergio Perez, con Christian Horner che l’ha sempre adorato, e che gli richiede di dimostrare davvero chi è Daniel Ricciardo.
Una delle caratteristiche che più rappresenta il Gran Premio d’Australia è l’amore che si percepisce ogni edizione sugli spalti sia per la Formula 1, ovviamente, ma soprattutto per il proprio beniamino, l’eroe senza un mantello, Daniel Ricciardo. Le strade di Melbourne si sono sempre colorate in abbinamento ai team per cui ha corso, con la sua faccia stampata in ogni dove. Niente di diverso in questo 2024, se non che insieme a lui dalla scorsa stagione c’è anche Oscar Piastri, la nuova stella della Formula 1. Uno dei debuttanti più forti dell’ultima generazione di piloti del mondiale, campione back to back di Formula 2 e Formula 3. Un piccolo eroe che sta prendendo sempre più spazio nel cuore degli australiani. E che ha preso anche un po’ di spazio nel territorio che fino ad ora è sempre stato di Ricciardo, con una prestazione positiva durante le qualifiche. Sesto sul monitor dei tempi ma in lizza per la prima fila, di fianco ad un inarrestabile Max Verstappen, per tutta la sessione, con dei giri che hanno fatto ben sperare tutti i tifosi in giro per la pista.
Certo, la prestazione di Piastri non toglie nulla a Daniel Ricciardo in termini di calore da parte dei suoi tifosi, ma sicuramente lascia davvero tanto amaro in bocca per chi si aspettava una prestazione migliore da parte sua. Soprattutto quando il suo compagno di squadra dimostra di avere una macchina che gli permette di arrivare fino all’ultima fase della sessione. Sarà quindi un altro gran premio in salita per l’australiano, che però domani potrebbe aver qualcosa da dire, almeno nelle battute iniziali della gara. Intanto però, Oscar Piastri si prende la sua piccola grande gloria. Due eroi di casa, uno in cima e l’altro in fondo alla classifica: per gli australiani sarà tutto da vivere nel gran premio di Melbourne.