Il Gran Premio d'Australia ha un sapore del tutto speciale per George Russell. Il 19 marzo 2019 fu il primo GP da debuttante su Williams Mercedes dopo il successo nel campionato di Formula 2 2018. "È stato un sogno diventato realtà", il commento che il pilota britannico ha rilasciato in questi giorni ai media che gli ricordano tale occasione. In realtà, al britannico non andò molto bene quella stagione, a bordo di una monoposto numero 63 tutto tranne che competitiva, chiuderà il mondiale all'ultimo posto in classifica. Di lì in poi invece seguirà l'ascesa nell'olimpo dei piloti, 5 anni in F1 con una prospettiva da protagonista alla Mercedes nel post Lewis Hamilton, Red Bull e Ferrari permettendo.
George ricorda bene quel debutto: "Avevo tutta la mia famiglia lì sulla griglia con me, e stavo per correre contro tanti piloti che avevo ammirato". Nonostante la gioia di essere lì in pista su una monoposto ufficiale, la piena consapevolezza di essere "in fondo alla griglia, non in testa". Nonostante tutto, lo stesso pilota ci tiene a precisare dalle colonne del portale della Mercedes AMG F1: "Quando ero su quella macchina e indossavo il casco, sentivo esattamente la stessa cosa che provavo quando ero nei Go-Kart, nella F4, nella F3 o nella Formula 2. L'obiettivo non era cambiato: guidare il più veloce possibile". Da quel giorno in poi infatti, dopo una prima stagione con molti bassi e quasi nessun alto, sono arrivate tante soddisfazioni personali. Come quelle ottenute dal 2022 quanto George ha corso come pilota della Mercedes- AMG Petronas Formula One Team in sostituzione di Valtteri Bottas. Quella stagione ha rappresento la vera svolta, l'opportunità mai avuta fino a quel momento, guidare per una delle squadre di punta della Formula 1. Ma detto ciò, il pilota britannico evoca ancora con un certo velo di ansia, quei primi giorni difficili e tutte quelle nuove sensazioni vissute tutte insieme all’improvviso.
Ricordi che condivide volentieri conversando virtualmente con quel George 21enne consigliandogli di godere a pieno ogni momento e di ringraziare sempre per quella possibilità avuta: "Goditi ogni momento. Devi ricordare a te stesso che siamo estremamente fortunati a fare quello che facciamo. Stiamo facendo ciò che amiamo. Se le cose vanno male, non è il momento di rinunciare, ma devi ricordare a te stesso che ci sono cose peggiori da fare al mondo". La cosa di certo che ha messo in pratica quel George del 2021, crescendo fisicamente, mentalmente e diventando il 25enne di ora, è quella di attorniarsi di persone positive e di fiducia. Su tutti l'allenatore Aleix Casanovas al seguito per l'ottava stagione consecutiva. Un pensiero di stima e affetto riserva sempre anche per Gwen Lagrue e Toto Wolff, "Queste persone ti capiscono. Capiscono lo sport e possono supportarti al momento giusto nel modo giusto. È un ottovolante emotivo, attraverso gli alti e i bassi, che tu stia vincendo o perdendo". Sempre a loro e a tutti i membri del team che hanno lavorato con lui si rivolge con fierezza e è consapevole "Di aver dato tutto e di non avere rimpianti per il modo in cui mi sono allenato, per il modo in cui ho lavorato per la mia squadra e per l'impegno ho mostrato". A loro e a tutti i suoi collaboratori futuri "Tutto quello che posso fare è dargli il massimo. Darò tutto per vincere con la Mercedes. Questo è l'obiettivo". E chissà che non ci riuscirà domenica prossima, magari proprio nel GP d’Australia.