Sembra rinato Sebastian Vettel al volante della Porsche 963. Gli brillano gli occhi come se fosse la prima volta dentro ad un abitacolo. Dopo due anni lontano dal motorsport il tedesco si cala giù il casco e si allaccia la tuta, facendo già emozionare milioni di appassionati che con i suoi titoli mondiali, vinti tutti e quattro di fila ormai diversi anni fa, hanno trovato la passione vera per il mondo della Formula 1. E non lo fa con una squadra a caso, ma con il team che esce vincitore dalla prima gara del WEC in Qatar e con il primato della 24h di Daytona sulle spalle, per ritornare in pieno stile. Infatti a Weissach, dove nasce l’incredibile centro di controllo della casa automobilistica tedesca per eccellenza, il quattro volte campione del mondo ha incantato tutti con i suoi primissimi giri al volante del prototipo bianco e rosso, che ha avuto prima modo di conoscere al simulatore, seguito dagli ingegneri che l’hanno sviluppata, e poi di provare direttamente sull’asfalto.
Quello del 21 marzo in Germania è stato però solo un assaggio del lavoro che Vettel completerà la settimana successiva in Spagna, dove insieme ai sei piloti titolari di Porsche Penske Motorsport, tra cui i vincitori della 1812 KM del Qatar Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Andre Lotterer, si preparerà per la 24h di Le Mans. Infatti, il primo pensiero dei più attenti al campionato mondiale di endurance, è stato proprio quello di associare questo debutto con la 963 in vista della sua partecipazione alla gara delle gare, prevista per il 15 giugno. Nell’entry list, che vede ben sessantadue vetture iscritte, si trova una terza Porsche di Penske Motorsport, la numero 4, che vede solo Mathieu Jaminet confermato al volante. Le due caselle rimanenti sono vuote, con allora tutte le chance di vederci apparire il nome del quattro volte campione del mondo di Formula 1.
“L’endurance l’ho sempre seguito e la curiosità di provarlo in prima persona era ormai troppa” ha detto Seb al termine del primo shakedown a Weissach. L’entusiasmo gli si legge negli occhi anche solo attraverso le foto che il team ha pubblicato sui social e, nonostante il tedesco dovrà adattarsi ad una vettura parecchio differente dalle sue abitudini, l’atmosfera sembra già perfetta per vederlo convinto a guidarla ancora nel futuro. Sul suo futuro però il tedesco non si pronuncia e dice che “sarà semplicemente una nuova esperienza senza piani già decisi”, ma la partecipazione alla 24h di Le Mans di quest’anno potrebbe essere il giusto compromesso per lui che la Formula 1 l’aveva abbandonata per avere più tempo per la sua famiglia. Una gara adesso, la più emozionante e grandiosa di tutte, per prepararsi alla seconda parte della sua carriera magari nel WEC, dove Porsche ha un programma di ben cinque vetture, due ufficiali e tre affidate ai team clienti JOTA Sport e Proton Competition, o in IMSA, il campionato americano endurance per eccellenza che ha già visto la 963 sul gradino più alto del podio.
Sebastian Vettel è stato uno di quei piloti che la Formula 1 ancora ringrazia per tutto ciò che ha donato allo sport, sia dentro che fuori dalla pista. Uno di quelli di cui si parlerà per sempre e costantemente con un’emozione particolare, rara. Vederlo di nuovo al volante di una vettura che appartiene alla top class delle gare di durata è sicuramente un grande passo per il mondo del motorsport. Chissà se la 24h di Le Mans potrà aggiungerlo al grande libro delle leggende che l’hanno corsa, o se in Porsche si aggiungerà un nuovo membro alla famiglia dei piloti.