Ha davvero dell'incredibile quanto successo venerdì in Brasile, con la prima pole position della storia della Haas, conquistata da Kevin Magnussen. Il danese ha conquistato il miglior tempo sfruttando una circostanza più unica a che rara: a pochi minuti dall’inizio della Q3, il numero 20 ha ottenuto il giro più rapido momentaneo della sessione che è stato poi interrotta con una bandiera rossa pochi secondi dopo per l’uscita di pista di George Russell.
L'aumento della pioggia ha pensato al resto. Rimarrà nella storia anche la reazione del danese, che non credeva alla comunicazione via radio: "Siamo in pole? State scherzando?”.
Curiosamente, si tratta della seconda pole position di una vettura motorizzata Ferrari non Ferrari dopo la pole di Vettel a Monza con la Toro Rosso nel 2008.
Per Charles Leclerc invece è stato un venerdì da dimenticare. A Interlagos, durante il primo giro del Q3 nelle qualifiche del Gran Premio di San Paolo Il monegasco, unico tra i 10 contendenti alla pole, è stato mandato in pista con gomme intermedie. Tutti gli altri, compreso Sainz, hanno invece usato gomme slick.
La pioggia non è arrivata nei tempi previsti dal team di Maranello e il pilota del Principato è stato l’unico a non completare il giro cronometrato, rientrando in pit lane prima di transitare per la seconda volta su traguardo. Al resto hanno pensato l'uscita di pista di Russell e la bandiera rossa che hanno congelato le posizioni, relegando Leclerc alla decima piazza.
Leclerc ha capito subito quello che stava succedendo e si è lamentato via radio, anche e soprattutto per non essere stato fatto rientrare ai box già dopo il giro di riscaldamento con le intermedie. Dopo essere sceso dalla monoposto, la sua rabbia è stata ancora pià vistosa quando si è diretto, ancora con il casco indosso, al muretto. Il monegasco si è fermato a parlare per qualche secondo in maniera concitata con il d.s. e vice team principal della squadra, Laurent Mekies, prima di tornare mestamente nel garage della Ferrari.