Il Time, autorevole quotidiano londinese, in un editoriale a cura del giornalista Matthew Syed si è pesantemente scagliato contro Christian Horner, partendo dalle sue parole in merito alla vicenda del budget cap che tanto ha fatto discutere.
"Come osa il boss della Red Bull usare questioni morali delicate come il bullismo e la salute mentale per sviare l’attenzione dalla sua stessa violazione delle regole?", ci si chiede nell'articolo.
"Horner può aver vinto sia il campionato piloti che quello costruttori in questa stagione, ma con il suo comportamento sta danneggiando non solo la sua squadra ma la Formula 1. Si potrebbe anche – col rischio che boicotti di nuovo i media – definirlo un perdente".
Il processo pubblico ha già gravemente colpito la Red Bull e la sua credibilità davanti al pubblico che, già ad Austin, ha insultato Verstappen e Perez durante un evento dedicato agli appassionati urlandogli contro "imbroglioni" e fischiando ripetutamente.
Una condizione che Chris Horner, team principal della casa del toro, aveva duramente criticato: "Siamo stati messi alla gogna - ha spiegato - ne soffrono anche i nostri figli che vengono bullizzati al parco giochi per colpa di questa cosa".
Una frase che aveva destato molto interesse da parte dei media ma che non aveva smosso il team principal della Mercedes Toto Wolff, uno dei più duri nel criticare le infrazioni della Red Bull: "Mi è quasi scesa una lacrima – aveva detto con sarcasmo Toto Wolff ai microfoni di Sky Germania – ma sta solo tentando la mossa della psicologia inversa. La questione che emerge sempre più chiaramente da tutta questa vicenda è su chi sia, qui, la vera vittima. Io credo che lo siano i nove team che non hanno infranto il budget cap, non quello su cui si indaga".