Max Verstappen ha eguatliato Ayrton Senna. O almeno, lo ha fatto come numero di gare disputate in carriera, ovvero 161, ovviamente in meno anni (8 contro 11) visto il mega calendario degli ultimi anni. Ed è interessante notare come l'olandese abbia solo 25 anni contro i 34 dell'indimenticato campione.
Ma a questo punto, a parità di gare corse, si può azzardare un paragone tra i due campioni. Con un asterisco, tanto per cominciare. Il brasiliano ha preso parte a 162 fine settimana di gara, ma tra i GP corsi non può essere annoverato San Marino 1984, quando il brasiliano mancò la qualificazione.
Senna ha vinto più gare di Verstappen (41 a 34), ma soprattutto ha ottenuto più pole position (65 a 18). E' in vantaggio anche come podi (80 a 76), titoli iridati (3 a 2) e giri percorsi in testa (2931 a 1798).
L'olandese ha fatto meglio come giri veloci in gara (19-21) e nelle corse chiuse nei primi dieci (103 a 125). Il doppio dei ritiri (60 a 31) di Senna non sorprende più di tanto vista l'abbidabilità delle monoposto di un tempo.
Max Verstappen comunque viene paragonato già ai più grandi della storia. Già prima del bis iridato erano arrivati i complimenti da illustri colleghi o ex, come Nico Rosberg.
Intervenuto alla Press Association, il tedesco si era scatenato: “Se Max continuerà ad essere in questa forma, e se la vettura Red Bull Racing continuerà ad essere così veloce, per me non è escluso che Max si avvicini ai record di Lewis Hamilton. Ha eliminato tutti gli errori commessi nei primi anni della sua carriera, ed ha tolto un po’ di aggressività; una situazione simile si era già verificata nelle carriere di Ayrton Senna e Michael Schumacher. Max e Lewis si distinguono, e non vedo l’ora di vedere come si svilupperà questo decennio".