Gigi Dall'Igna se ne inventa una dopo l'altra. Dopo le tanto discusse ali, ultime novità ai limiti del regolamento che hanno acceso il dibattito con gli altri team, ora si parla del Mass Damper. Paradossalmente, sembrerebbe la prima foto dell'ultima diavoleria della Ducati, non sia di uno dei tanti fotografi professionisti che coprire i Gran Premi, ma di un semplice appassionato che si è trovato nel posto giusto al momento giusto..
Il sito mcnews.com.au ha infatti postato uno scatto rubato in cui possiamo vedere il dorso della sella sventrata di una Ducati del team Gresini Racing a Sepang. Si può quindi dedurre che si tratta della Ducati GP 21 di cui Fabio Di Giannantonio ha perso il controllo durante le FP3.
Oltre ai collegamenti elettrici, un accelerometro (blu metallizzato) e probabilmente il motorino di controllo della valvola di scarico, possiamo distinguere principalmente le due masse aggiunte sotto l'alzatina. Quello superiore, composto da due parti rettangolari collegate da nastro biadesivo, è obbligatorio per legge per compensare il peso aggiuntivo del modulo TV posto su alcune moto da Dorna Sports in modo da non arrecare danno a nessuno… Quello inferiore, visibilmente lavorato nella massa e dotato di uno smusso nella sua parte superiore, fa inevitabilmente pensare ad un semplice peso, come si usa da tempo per combattere empiricamente il Chattering e/o per aumentare le capacità motorie in caso di debole adesione. In generale, mettiamo tra 500 grammi e 2 chili, il che tenderebbe a suggerire che, in questo caso, non si tratta necessariamente di alluminio.
C'è poi un'altra foto, non meglio identificata, sempre di una moto del team Gresini Racing, Include i connettori elettrici, il motore della valvola e l'accelerometro... e il famoso Mass Damper. O almeno quello che sembra un Mass Damper, con una massa incastrata tra due molle. La sua estremità più lontana sembra essere fissata su una parte in alluminio lavorato che presenta anche uno snodo sferico Unibal, come sui sensori di corsa della sospensione. La parte in alluminio lavorato, dal design solido, sembra poter ruotare attorno ad un asse verticale posto alla destra della moto e collegato alla piastra che sostiene il modulo TV.
Sulla sinistra della moto, l'estremità più vicina al Mass Damper sembra fissata su un supporto piuttosto informe e circondata da una sorta di calza in carbonio, supporto strappato. Come risulta evidente con la forma della sella, il Mass Damper sembra quindi posizionato in orizzontale e arriva ad attenuare il "battito della coda d'anatra" del gruppo mobile, questo per essere più efficiente quando la moto è al massimo angolo.
Tuttavia, in assenza di altri documenti, è ancora un po' presto per confermarli o anche per escludere che non si tratti di un semplice scherzo da scolaretto destinato ad incuriosire i giornalisti e/o la concorrenza... Decisamente, a 5 anni dalla sua presunta apparizione, il Mass Damper di Luigi Dall'Igna conserva ancora molti misteri...