Fabio Quartararo: -23 punti all’ultima gara, all-in come nel poker a Valencia. Per tenersi il titolo deve necessariamente vincere sperando che Bagnaia non vada oltre la 15° posizione, che per come sono andati gli ultimi GP significherebbe cadere. Difficile, anche qualcosa in più se pensiamo che Ducati a Valencia può arrivare sul podio con più di un pilota e che Marc Marquez sembra determinato a portarsi a casa la prima vittoria di stagione. Fabio però è lì, in testa alla classifica nelle prime libere del venerdì con la forza mentale di un fuoriclasse. Forza che anche Pecco Bagnaia, piuttosto sofferente nelle FP1, gli invidia un po’, come ha dichiarato giovedì alla stampa.
“L’obiettivo è chiaro, non ho niente da perdere e lotterò per la vittoria”, ha raccontato Fabio Quartararo in conferenza stampa. “Non è la miglior situazione per inseguire il titolo ma è la migliore per fregarsene di tutto, comunque vada è stata una stagione tosta ma positiva. Mi gioco l’all-in, nella mia posizione non ho niente da perdere, voglio dimenticarmi di tutto e godermi la gara. Quest’anno il miglior consiglio che mi è stato dato è di divertirmi: quando ero piccolo si trattava di questo, ora è più difficile farlo, ma è ancora fondamentale. Quando sei stressato e vuoi andare più forte… non ti diverti. Invece godersela è fondamentale e a conti fatti vai anche più veloce”.
Sulla gara si è detto piuttosto sereno e, a sensazione, più competitivo rispetto 2021: “L’anno scorso abbiamo avuto un grosso problema con l’anteriore, quest’anno le gomme saranno più dure e questo ci darà una mano. Il dito invece non mi fa troppo male, anche in Malesia ho corso con degli antidolorifici. Mi opererò quest’inverno solo per riavere un dito normale, perché è piuttosto strano adesso. I test? Mi aspetto qualche buona notizia, ma ovviamente la gara è fondamentale. Sarà importante divertirsi”.
Poi è tornato sulle dichiarazioni fatte da Lin Jarvis (Yamaha ha corso con il motore 2021 per problemi di affidabilità del 2022), senza però nascondere i suoi errori: “Prima dell’inizio della stagione abbiamo avuto pessime notizie sulla moto, mi lamentavo molto perché con tutto il tempo che c’era per migliorare il motore non è stato fatto niente. Non ero focalizzato come avrei dovuto, anche se ho fatto una buona prima parte di stagione la seconda lo è stata meno. Abbiamo fatto degli errori, ma quando vivi una stagione tosta impari molto".
In chiusura, Fabio ha speso qualche parola per il rivale per il titolo, seduto di fronte a lui: “Parliamo sempre delle Ducati veloci, ma alla fine davanti c’è sempre Pecco, quindi di sicuro è un grande pilota e un grande rivale. Ci conosciamo da moltissimo, ma lui è sempre stato di un’altra fascia di età. In Moto2 era molto più veloce di me, spero che questo weekend ci divertiremo ancora. Gli invidio un po’ la velocità che ha dimostrato durante tutto il campionato, specialmente nella seconda metà dell’anno. Quando lo fa lui sembra facile, sia in qualifica che in gara, addirittura quando lo vedi in TV ti sembra lento, invece è velocissimo in ogni situazione. È una qualità che piacerebbe avere anche a me”.