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Il venerdì di alti e bassi di Charles Leclerc a Baku: l’incidente, la rabbia via radio e il miglior tempo nel finale

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

13 settembre 2024

Il venerdì di alti e bassi di Charles Leclerc a Baku: l’incidente, la rabbia via radio e il miglior tempo nel finale
Un venerdì tortuoso tra le strade di Baku per il pilota della Ferrari che in Azerbaijan ha colpito il muro nella prima sessione delle prove libere del venerdì, ha riscontrato problemi al bilanciamento della monoposto al via della seconda sessione e ha chiuso con il miglior crono al termine della giornata

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Le strade di Baku sono imprevedibili, così come i risultati di uno dei weekend più intesi del calendario di Formula 1. A dimostrarlo ancora una volta, al termine del venerdì di prove libere, è il pilota della Ferrari Charles Leclerc. Il monegasco, fresco di vittoria a Monza meno di due settimane fa, è arrivato in Azerbaijan convinto di poter ottenere ottimi risultati con la sua squadra. Per lui un venerdì di grande incertezze però tra errori, problemi da risolvere e un ottimo risultato al termine della giornata. Le prime prove libere si sono infatti concluse con mezz'ora di anticipo per il monegasco che ha perso il controllo della sua vettura e si è schiantato contro il muro in curva 15, costringendo il suo muretto a lavorare in tempi record per sistemare la macchina in vista delle secondo prove libere della giornata. Leclerc è riuscito a montare sulla vettura in tempo per le FP2 ma qualcosa è apparso subito strano alla guida: "Credo che la macchina non sia equilibrata. Da sinistra verso destra c'è sicuramente una rigidità diversa, in termini di stabilità. È impossibile che non lo vediate dai dati" ha spiegato Charles via radio ai suoi uomini, convinto di avere problemi di bilanciamento e di non poter continuare a guidare la macchina in quelle condizioni. "Ragazzi, io questa macchina non la guido più! Vado ai box!" ha poi detto il monegasco sempre via radio, rientrando ai box per permettere alla squadra si sistemare il problema e rimetterlo in pista. 

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Una volta al box, la vettura è stata controllata dalla squadra - intervenuta sulla scatola dello sterzo per cercare di risolvere il problema - e Leclerc è riuscito a tornare in pista dopo venti minuti, perdendo così quasi un'altra mezz'ora di sessione. Un'ora in totale in meno rispetto agli avversari, tra il tempo perso dopo l'incidente alla mattina e quello delle FP2 nel pomeriggio, con il monegasco che una volta in pista ha potuto effettuare solo quattro giri di simulazione gara, provando il tempo da qualifica con le soft e realizzando sul finale il miglior crono delle FP2 per chiudere in testa. Un risultato positivo in termini di prestazioni che però non lascia tranquilli in previsione della domenica, con tanto lavoro ancora da fare per capire il reale potenziale di Leclerc in vista del Gran Premio. Fondamentali, più che mai, saranno quindi le FP3 del sabato mattina. 

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