Lewis Hamilton e la scuderia Mercedes hanno festeggiato - lo scorso 28 settembre - nove anni di fortunata unione. Un rapporto iniziato alla fine del 2012 valso al campione stagioni di grande gioia, successi e record su record.
Quando si parla del britannico spesso si rischia di cadere nella troppo facile retorica del "vince perché ha la macchina più forte". Una frase semplicistica che non prende in considerazioni molti dei fattori che hanno portato Hamilton, e tutti i campioni prima di lui, a ritrovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Non è solo una questione di "avere a disposizione la monoposto più veloce" ma è l'essere scelti dalla scuderia giusta e, dalla prospettiva del pilota, cercare di capire quale potrebbe essere la squadra perfetta negli anni a venire. Crescere insieme, soffrire e migliorarsi, trovare il giusto equilibrio.
Considerazioni che sicuramente Lewis Hamilton ha fatto quando, ormai nove anni fa, ha scelto di rischiare tutto e firmare con Mercedes, una decisione che - secondo moltissimi - avrebbe rappresentato la fine della carriera del giovane pilota, già vincitore di un mondiale con McLaren.
Per l'occasione i canali social della scuderia tedesca hanno pubblicato un vecchio tweet di un utente che, dopo l'annuncio di Hamilton, aveva preannunciato: "Ci sono più probabilità che Lewis Hamilton vinca alla lotteria di quante ne abbia di vincere una gara con Mercedes".
Le cose, lo sappiamo bene, sono andate diversamente per Lewis, oggi sette volte campione del mondo, ma questo commento ci permette di fare una riflessione su come velocemente cambi la percezioni che le persone hanno dei talenti, delle squadre e della competizione. Ciò che oggi è perdente domani può trasformarsi in vincente, così come chi adesso viene considerato il massimo, domani potrebbe cadere in rovina.
Il vero segreto di Hamilton quindi non è quello di "avere la monoposto migliore" ma semplicemente di aver creduto in un team quando in pochi, pochissimi, l'avrebbero fatto. Rischiando tutto, e vincendo prima di diventare il più vincente della storia della Formula 1.