Poco dopo la fine della scorsa stagione il Consiglio Mondiale del Motorsport si è riunito a Bologna per stabilire tutte le novità da introdurre nel WEC a partire dal 2023: FIA e ACO hanno approvato una serie di regole per adattarsi meglio a una griglia in forte crescita (ricordiamo le 11 Hypercar, 12 LMP2 e 14 GTE-Am iscritte al via della 1000 Miglia) e per rispettare gli obbiettivi della salvaguardia ambientale.
Tutto gira intorno alle Hypercar
Il focus principale, ovviamente, è sulla categoria Hypercar, che vede per la prima volta un numero così elevato di iscritti, con team clienti che possono continuare ad arrivare. Per facilitare l'assegnamento dei punti alle varie vetture è stato stabilito un Campionato Costruttori, dove ogni manifacturer deve dichiarare le auto ufficiali (minimo una, massimo due), e una Coppa del mondo a squadre, dove verranno classificate le vetture dei team clienti. Attualmente l'unica casa costruttrice che ha team clienti iscritti all'intero campionato è Porsche, con Hertz Team Jota che dovrebbe debuttare a Portimao, la seconda tappa del mondiale, e Proton Competition, su cui non abbiamo ancora notizie. Invece alla 24H di Le Mans appare nell'elenco iscritti anche Action Express Racing, team cliente di Cadillac.
Uno dei fattori che rende il WEC un po' più difficile da comprendere per chi si avvicina alla categoria è proprio la varietà di vetture da seguire in pista allo stesso momento appartenenti classi diverse. Per facilitare l'apprendimento è stato quindi introdotto un nuovo format di qualifica, più semplice di quello delle scorse stagioni che vedeva il sistema dell'Hyperpole in vigore, dove le vetture più veloci delle prequalifiche si sfidavano per ottenere la pole position effettiva. A Sebring invece vedremo per la prima volta tre sessioni di qualifiche diverse da 15 minuti ciascuna, con la solita divisione di classi: Hypercar, LMP2 e GTE-Am.
Ciao ciao termocoperte: sta ai piloti la gestione delle gomme
Una delle novità più eclatanti, che coinvolge una delle discussioni più accese negli ultimi tempi anche in Formula 1, è l'abolizione delle termocoperte e di qualsiasi altro sistema di riscaldamento per gli pneumatici. La decisione è stata presa dalla FIA e dall'ACO per ridurre i consumi ma sarà una sfida in più per i piloti che avranno gomme fredde dopo ogni pitstop. Lewis Hamilton si è mostrato recentemente particolarmente avverso alla rimozione delle termocoperte in Formula 1, ritenendola una scelta molto pericolosa per i piloti e inutile al suo fine; anche Jim Glickenhaus, proprietario del team omonimo, si è espresso contro questa scelta, ritenendola controproducente: "Pensiamola matematicamente: se avere le gomme fredde provoca un incidente, quanta energia verrà impiegata per ricostruire la macchina?". Anche Rob Leupen, team director di Toyota, si è mostrato scettico riguardo alla scelta ma è curioso di vedere come questa nuova sfida si concluderà.
Opinione opposta invece è quella di Porsche e Cadillac, due squadre che hanno già avuto l'opportunità di provare le proprie LMDh con questa soluzione durante la 24h di Daytona: entrambi i team si sono dichiarati soddisfatti, grazie anche al lavoro estremamente efficiente di Michelin - il fornitore di gomme ufficiale anche nel WEC per le classi Hypercar e GTE-Am - che ha lavorato a stretto contatto con ogni team e fornito degli pneumatici ottimi in condizioni di temperature bassissime. Il manager di Goodyear, fornitore invece delle LMP2, Mike McGregor ritiene che il grande cambiamento debba avvenire nella mentalità dei piloti: "Credo che la challenge più importante del prossimo anno sia in mano ai piloti: devono capire quando, come e se possono spingere. La loro mentalità nella gestione delle gomme sarà centrale. I nostri tecnici però lavoreranno con loro a stretto contatto per aiutarli in questo processo".
Il rinnovo della Full Course Yellow
Uno degli strumenti più efficienti che ha la direzione gara nel WEC è la procedura della Full Course Yellow, esposta in caso di incidenti, pericolo o detriti in pista, che impone ai piloti di ridurre la velocita agli 80km/h e di non effettuare sorpassi. Venne introdotta nel 2014 al fine di evitare lunghi periodi sotto regime di Safety car e viene rinnovata per la prima volta quest'anno; fino a questa stagione, la FCY permetteva di effettuare pit stop e di conseguenza trarne grande vantaggio, proprio come il regime di Virtual Safety car in Formula 1 che vede il tempo passato in pit lane praticamente dimezzato.
Per evitare, per l'appunto, grandi vantaggi tratti rispetto a chi effettua il pit stop in condizioni di bandiera verde, la FIA e l'ACO hanno stabilito che la pit lane verrà chiusa durante la FCY. In caso però di mancanza di carburante o di danni riparabili è consentito un pit stop di emergenza, che consente il rifornimento per cinque secondi e l'opportunità di riparazione, a patto che appena il tracciato venga ripristinato e la bandiera verde sventolata la vettura in questione, che si era precedentemente fermata per l'emergency pit stop, si fermi nuovamente per effettuare una sosta regolare.
Inoltre, alla riunione del Consiglio Mondiale del Motorsport è stato deciso di rimuovere la sottocategoria Pro-Am in LMP2, seguendo le richeste dei competitors, e di allungare il periodo di omologazione di queste vetture fino al 2025, anche se non è chiaro ancora fino a quando questa classe rimarrà nel campionato, visto il crescendo delle Hypercar e il minore spazio in griglia.
Per concludere, il WEC si è dimostrato ancora attivo per la transizione ecologica impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra e alla promozione di progetti e iniziative di impatto sociale per l'argomento.