E’ giovane, guida come un veterano e ha quella capacità di essere personaggio che ormai i piloti moderni hanno perso. Per questo Pedro Acosta è il pezzo più pregiato del mercato che si aprirà insieme alla prossima stagione del motomondiale. Il ragazzino spagnolo, già campione del mondo in Moto3, ha rifiutato il grande salto nel 2022, spiegando di voler seguire tutta la trafila: “Andare subito in MotoGP sarebbe un errore, voglio fare una o due stagioni in Moto2 e arrivare nella massima serie solo quando sarà realmente pronto”. Parole da sportivo maturo, con Acosta che ha anche dimostrato di avere ragione, visto che il suo primo anno in Moto2 non è stato esaltante. Ha voluto fare tutti i passi necessari, calibrandoli al millimetro, ma adesso è già tempo di parlare nuovamente di futuro.
In Spagna, ormai da qualche giorno, girano voci su una possibile separazione da KTM già dalla fine del 2023, anche se gli accordi parlano di un altro anno in Moto2 con il marchio austriaco prima dell’esordio, sempre con KTM, in MotoGP. Ora, però, le parole del boss di KTM Racing, Beirer, sembrano rimescolare le carte: “Pedro deve stare calmo e prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno, non è intenzione di KTM sostituire Augusto Fernandez dopo una sola stagione”. Un po’ come dire che se l’anno scorso a prendere tempo è stato Acosta, adesso a prendere tempo vuole essere l’azienda. Ma sul fenomeno spagnolo ci sono già gli occhi di tutti e il precedente con Jorge Martin dimostra che quando un pilota vuole andare via non c’è contratto che tenga davvero.
“Personalmente – ha aggiunto Beirer - penso che abbiamo spinto troppi piloti della Moto2 alla MotoGP troppo in fretta”. Non è successo, però, con Pedro Acosta e il contratto dello spagnolo scadrà alla fine del 2023. Questo significa che il giovane fenomeno della KTM potrà guardarsi intorno senza troppi vincoli rispetto all’azienda austriaca e magari cedere alle tante sirene che ormai da anni hanno indirizzato l’interesse verso di lui. Tra i papabili c’è pure Valentino Rossi, che già lo scorso anno aveva provato a soffiarlo a KTM. Una indiscrezione, questa, mai confermata ufficialmente, ma anche mai smentita, a dimostrazione che un interesse c’è stato davvero e che Acosta sarebbe potuto effettivamente diventare un pilota del Team Mooney VR46. E’ verosimile che da Tavullia ci proveranno di nuovo, soprattutto se dovesse rivelarsi vera la voce di un imminente passaggio da Ducati a Yamaha, con Marco Bezzecchi che resterebbe a quel punto legato al marchio di Borgo Panigale.