Il presidente della FIM, Jorge Viegas, l’ha detto senza mezzi termini nel corso di un evento ufficiale: “Nel 2024 avremo il ritorno di Valentino Rossi in Yamaha con il suo team”. Un’affermazione talmente netta da non lasciare più spazio a dubbi, soprattutto perché fatta da un personaggio di spicco e che è terzo rispetto alla VR46, a Ducati e Yamaha. Ma c’è un ma: quelli del Team VR46 non ne sanno niente. E a non saperne nulla non è l’ultimo dei dipendenti, ma uno dei grandi capi: Alessio Salucci. Tanto che Uccio, intervistato da GPOne, s’è trovato a dover smentire la notizia e anche con un certo disappunto.
“È una storia senza fine – ha detto Uccio - Prima dicevano che avremmo avuto la Yamaha entro il 2023 e ora l'hanno posticipata al 2024. Non so perché Viegas abbia sganciato questa bomba, noi non ne sappiamo nulla”. E’ vero che le voci ultimamente si sono rincorse, così come è vero che Ducati ha recentemente affermato che otto moto in pista rischiano di essere troppe nel lungo periodo, ma da qui ad affermare che ci siano accordi già presi ce ne corre. E in ogni caso, se anche questi accordi esistessero, a formalizzarli dovrebbero essere i diretti interessati piuttosto che il presidente della FIM, con Uccio che ha aggiunto: “Con la Ducati ci troviamo bene, le moto vanno veloci e sia Luca Marini che Marco Bezzecchi sono contenti. Abbiamo un contratto triennale con la Ducati che scadrà nel 2024, con la possibilità di rinnovarlo per altri due anni. Lo rispetteremo sicuramente e, più avanti, vedremo cosa succederà nel 2025. Non so come sia nata questa voce. Se qualcosa di vero c'è, sarebbe meglio che ce lo dicessero”.
Niente di vero, quindi, o comunque niente di già stabilito visto che di fatto mancano ancora due stagioni. Anche se da tutta questa storia l’unica verità che emerge è quella che, purtroppo, è evidente da ormai due anni: solo Valentino Rossi fa ancora notizia. E (noi che ci occupiamo di motorsport ne sappiamo qualcosa) serve evidentemente sempre un pretesto per parlare in qualche modo di Valentino Rossi. Anche se si è il presidente della FIM. Anche a un evento ufficiale. Ance quando Valentino ha appeso il casco al chiodo e, di fatto, si dovrebbe voltare definitivamente pagina.