Un episodio davvero strano è accaduto nella tappa di lunedì della Dakar. La gara tra sabbia e dune, dove peraltro sta partecipando anche Danilo Petrucci, si è infatti contraddistinta da una situazione davvero strana. La competizione infatti, è nota per la pericolosità dei suoi percorsi dissestati che, attraversati a più di 150 km/h hanno sempre nascoste molte insidie soprattutto per i piloti delle motociclette che rischiano di essere investiti da altri veicoli di categorie diverse. E infatti è proprio quello che è successo al motociclista Cèsar Zumaran che è stato investito da un’auto mentre entrambi attraversavano un ripido tratto in salita. Il problema è che il pilota del mezzo a quattro ruote, il sudafricano Giniel de Villiers dopo averlo colpito ha deciso di proseguire la marcia della sua Toyota Gazoo Racing ignorando il cileno con la casacca numero 160 che è rimasto a terra dolorante.
Dopo aver ricevuto una penalità di cinque minuti, il sudafricano ha immediatamente voluto chiarire sui propri social cosa sia successo: “Durante la prima tappa della Dakar siamo stati coinvolti in un incidente con il conducente n° 106. Mentre stavamo risalendo un tratto molto difficile e ripido, stretto e sassoso, la nostra vettura è stata spostata a sinistra da un sasso, che ci ha fatto urtare la schiena del conducente 106, facendolo cadere a terra. C'era abbastanza spazio alla sua destra per passare in sicurezza, ma inaspettatamente la nostra macchina è stata spostata a sinistra da un sasso". La sua versione dei fatti è poi continuata con De Villiers che ha spiegato i motivi per cui lui e il suo copilota hanno deciso di andare avanti con la gara: "Ci siamo fermati subito e siamo tornati indietro. Il pilota si è alzato e ci ha fatto cenno di passare. poi l'abbiamo fatto in sicurezza. Avremmo dovuto fermarci per controllare se stesse bene, ma poiché ci ha fatto quel gesto, abbiamo capito che stava bene. Voglio scusarmi per non essermi fermato e anche per lo sfortunato incidente. Il pilota 106 ha continuato a finire sul palco ed è ancora in fuga. Gli auguro una carriera sicura e di successo".
Il sudamericano però, giunto alla sua 18esima edizione, sembra che sia indagato dai commissari FIM a causa di un altro investimento avvenuto lo stesso giorno: “Lunedì 3 gennaio, alle 21:00, gli steward hanno parlato con il pilota numero 163 (Mohamedsaid Aoulad Ali) che aveva segnalato una caduta dopo aver attraversato una duna durante la seconda. Ciò è accaduto al chilometro 180 della speciale, intorno alle 11:00 Il motociclista stava cercando di sollevare la moto quando ha sentito un'auto avvicinarsi, si è fermato, l'auto ha scavalcato la duna ed è passata sopra la moto, provocando gravi danni. Il motociclista non riesce a leggere il numero della vettura" si legge nel comunicato dell'organizzazione. Insomma, anche se al momento si parla soltanto di indagini superficiali, diciamo che la giornata di Giniel De Villiers è stata speciale… ma in negativo.