Partiamo dall’inizio: Cal Crutchlow è caduto durante i test in Qatar, in cui sta svolgendo il ruolo di collaudatore che l’anno scorso era stato affidato a Jorge Lorenzo. Questo perché il maiorchino, dopo mesi passati tra feste lussuose e viaggi esotici, aveva incassato un distacco preoccupante anche dai piloti in sella a moto di serie durante i test di Portimaõ, gli unici in sella alla Yamaha lo scorso anno. Da qui un continuo botta e risposta tra i due, a cominciare da Lorenzo che scrive su Twitter “sostituirmi con Crutchlow è come scambiare l’oro con l’argento”, a cui non ha tardato la risposta dell’inglese: “Jorge parla sempre tanto, va preso con le pinze. Sarà in casa ad annoiarsi. Essere un buon pilota non significa automaticamente essere un buon collaudatore”. A questo punto - siamo a fine stagione 2020 - Jorge scrive che “affermare che io non sia un buon collaudatore è come dire che la terra è quadrata, Crutchlow sarà bravo a testare la durezza della moto”.
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Nella giornata di ieri Cal Crutchlow - ma assieme a lui anche Jorge Martin e Alex Marquez - è caduto in curva 2, una curva a sinistra in cui si arriva con la spalla della gomma piuttosto fredda. Il profilo ufficiale della MotoGP ha ripreso le foto della caduta dell’inglese, che Jorge Lorenzo non ha tardato a commentare: “ve l’avevo detto”, con tanto di emoji a fare spallucce.
La risposta, direttamente sul profilo della MotoGP, è arrivata da Jack Miller, grande amico del pilota inglese: “Ma perché non cresci un pò amico, seriamente. Smettila di comportarti come un bambino!”. Mentre aspettiamo la replica di Jorge, che ancora una volta vorrà chiarirsi attraverso un Q&A su Instagram, anche Aleix Espargarò ha detto la sua: "preferisco essere un buon essere umano che un campione. Ti voglio bene Cal!". Nel dubbio, come sempre in questi casi, a stabilire chi ha ragione o torto ci penserà la pista.