Jack Miller arriva a Sepang per provare la KTM che tanto sta facendo parlare di sé: tra soluzioni aerodinamiche e prestazioni al top sembra che la casa austriaca abbia fatto per bene i compiti delle vacanze. La moto 2023 si era già dimostrata competitiva in diverse occasioni, ora pare che gli ingegneri abbiano lavorato tanto e bene per sviluppare ulteriormente l'ottimo pacchetto iniziale.
Chi non ha lavorato come avrebbe voluto è stato proprio lo stesso Miller: il pilota australiano appena arrivato a Sepang per prendere parte ai test della MotoGP ha dichiarato, in un'intervista a Crash.net, di essersi rotto lo scafoide facendo motocross poco prima di Natale. "È passato un po' di tempo - ha aggiunto - e ora va tutto bene. Però non ho fatto l'allenamento in motocross che avrei voluto fare. Le vacanze sono state brevi quest'anno e sono stato tutto il tempo in Australia. Ho lavorato molto sulla preparazione atletica, un nuovo programma con un nuovo allenatore, mentre a gennaio ho lavorato in galleria del vento". Sull'incidente minimizza: "Stavo facendo motocross ma sono caduto. Mi sono rialzato, ho fatto un altro turno, sono tornato a casa e dopo aver lavato la moto mi sono accorto che la mano si era gonfiata e l'ho fatta controllare. Ma ora va tutto bene ed è guarita perfettamente".
Poi la conversazione si è spostata su quanto visto fino ad ora in pista: "La KTM ha lavorato molto bene, le moto sono più veloci dell'anno scorso anche grazie al fatto che la pista è stata riasfaltata e non ci sono più i dossi tra le curve 7 e 8." Anche i due collaudatori di lusso hanno elogiato lo sviluppo di KTM, Pedrosa ha sottolineato l'ottimo grip della moto su questa pista mentre Pol Espargarò ha sottolineato le ottime prestazioni di Pedro Acosta, soprattutto considerando che si tratta di un esordiente.
Acosta è entrato in orbita KTM (guida una GasGas) proprio grazie alla "retrocessione" di Espargaro a collaudatore; Jack Miller esprime il suo entusiasmo per la possibilità di avere due piloti di questo calibro a fare da collaudatori e per gli ottimi risultati di Acosta ma, aggiunge: "Sono sempre corse motociclistiche, sono tanti gli aspetti da considerare. L'anno scorso avevamo una moto competitiva e quest'anno stanno dando il massimo per darci tutto ciò che desideriamo. Penso che siamo sulla strada giusta. Non ci arrendiamo".
Eppure, non siamo così convinti che Jack possa dormire sonni sereni: un esordiente come Acosta potrebbe mettere una certa pressione a un pilota come Jack, che forse ha già mostrato tutto il suo potenziale di certo avrà bisogno di affiancare la continuità alle prestazioni. Lui però ha le spalle larghe e una strada la troverà di certo.