“Ho 28 anni e sento che il meglio deve ancora arrivare” – Jack Miller risponde così a quelli che, dopo l’addio a Ducati e un anno un po’ difficile in KTM, lo davano già per spacciato. Il pilota australiano ha rilasciato una lunga intervista a SpeedWeek in cui ribadisce anche di non sentirsi deluso per il suo 2023 e, anzi, di aver sì sbagliato tanto, ma di aver comunque ottenuto buoni risultati con una moto, la KTM RC-16, che per lui era del tutto nuova.
“Forse i risultati non lo dicono espressamente – ha spiegato – ma io sento che ogni anno miglioro un po’. Sono giovane, ho solo 28 anni e gran parte degli sportivi raggiunge i migliori risultati della carriera tra i 25 e i 30 anni. Quindi io posso ancora dire la mia, Anzi, sento che il meglio debba ancora arrivare”. Una certezza, quella di Miller, che è quasi una necessità, visto che il pilota australiano ha rischiato già quest’anno di ritrovarsi fuori dal team ufficiale KTM per fare spazio a Pedro Acosta. “Se fai una foto alla mia moto di quest’anno e a quella dell’anno scorso – ha proseguito – vedi a occhio che incredibile impatto posso aver avuto nel passaggio da Ducati a KTM. Se le sovrapponi sono quasi identiche nella geometria, ma se parliamo di una moto da corsa nel 2023, devi andare nella direzione dell'aerodinamica: le ali e tutto il resto. Hai bisogno di potenza, devi essere in grado di usare quella potenza e devi essere in grado di frenare il più forte possibile. Queste sono le tre componenti. Curvare è un'altra questione, il nostro comportamento in curva non è male. Non abbiamo mai avuto problemi con questo”.
Le colpe di una stagione un po’ deludente, quindi, non sono solo sue, con Miller che spiega ancora: “Non mi dispiacciono le moto particolarmente reattive. Ho guidato una Honda in passato e non era male. Il problema oggi è che se vuoi avere una moto competitiva contro otto Ducati hai bisogno di qualcosa di performante nel loro stesso terreno”.
Terreni su cui dovranno lavorare, quindi, gli ingegneri di KTM, con Miller che, dalla sua, promette il massimo impegno per proseguire su quello che lui definisce un percorso personale più che positivo. “Io sento che divento sempre più forte – ha ribadito ancora – Ho un approccio diverso, una mentalità diversa, una strategia diversa: cresco ogni anno, fisicamente e mentalmente. I risultati arrivano con la maturità, il lavoro, la strategia nel suo insieme. Ho imparato dai miei errori e mi aiuterà a diventare una persona migliore e un pilota migliore”.