“Mi sono cagato addosso” – Parole e musica sono di Jack Miller. E il riferimento, è chiaro, è a quanto successo a Misano. Non per quanto riguarda la sua caduta al primo giro, ma per i tempi fatti registrare da Pecco Bagnaia e Enea Bastianini negli ultimi giri. Uno spettacolo a cui Jack Miller ha assistito a cinquanta secondi di distanza, perché l’australiano ha comunque finito la gara dopo aver rialzato la sua Desmosedici e essere uscito di scena senza poter dare una mano al suo compagno di squadra.
“Non è così che immaginavamo sarebbe stata la mia giornata – ha detto Miller in conferenza stampa - Ho spinto fin dall'inizio per andarmene, o almeno per spezzare il gruppo. È andata bene per un giro e mezzo, poi è arrivata la curva 4. Sono entrato con un arco un po' largo e sapevo di essere al limite. Ho ripreso la moto dopo l'incidente e ho proseguito, ma non avevo più il freno posteriore. Guidare questi mostri senza freno posteriore e ali su un lato mi ha dato molto da fare: ho avuto molte impennate. Ma non mi sono arreso e ho spinto fino in fondo". Un modo per onorare un gran premio che nelle aspettative del sabato sarebbe dovuto andare in maniera decisamente diversa, vista la pole messa a segno e i tempi sul passo gara. Ma queste sono le corse.
“Sappiamo com'è andato questo weekend, qual era il mio ritmo e conosco le mie sensazioni sulla moto, ecco perché questa caduta è così deludenteper me – ha concluso l’australiano, aggiungendo, in uno sbotto di onestà intellettuale, anche di avere dubbi sulle sue effettive possibilità di vittoria - Prenderemo il positivo e continueremo a lavorare. Non sto dicendo che avrei vinto. Ho visto il tempo dei due davanti all'ultimo giro e mi sono cagato addosso. 1:31.9 e 1:31.8 all'ultimo giro, con 27 giri con gomme vecchie, è stato impressionante. Era la stessa velocità del mio giro in pole. Stavano davvero spingendo”.