Il titolo è una battuta, nessuno si offenda. Anche perché sulle schermaglie in pista tra Jack Miller e Joan Mir abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro pensiero, che si potrebbe riassumere in sole cinque parole: “cose che capitano in gara”. Soprattutto quando c’è un po’ di inevitabile nervosismo, dovuto al fatto che i risultati non sono quelli che ci si aspettava e i compagni di marchio, come accaduto con Francesco Bagnaia (che è anche compagno di squadra e quindi primo avversario) e con Johann Zarco e Jorge Martin sono saliti sul podio, mentre tu, che ti chiami Jack Miller e che in teoria dovresti essere il pilota di riferimento, devi accontentarti della nona posizione.
Solo ieri, però, s’è scoperto che il nervosismo, e in qualche modo il difetto comportamentale messo in evidenza dalle sportellate con Joan Mir, non è stato l’unico problema con cui ha dovuto fare i conti Jack Mller in Qatar. C’era altro dietro e a raccontarlo è stato lo stesso pilota della Ducati: “Come molti colleghi soffro da tempo di sindrome compartimentale – ha spiegato – negli ultimi giri, soprattutto del secondo GP in Qatar, ho fatto molta fatica con il braccio, avevo dolore e sentivo di non avere le giuste risposte”.
Un problema molto comune per chi fa il pilota di MotoGP, ma piuttosto fastidioso e da risolvere appena se ne presenta l’occasione. Ecco perché subito dopo il rientro da Doha, Miller è volato a Barcellona per sottoporsi ad una visita del dottor Xavier Mir (quello che aveva operato la prima e la seconda volta l’omero di Marc Marquez) per valutare il da farsi. La decisione è stata immediata: sala operatoria. L’australiano, adesso, resterà per 24 ore in osservazione, ma ha già fatto sapere che l’intervento è riuscito e che domani inizierà la riabilitazione in vista del prossimo gran premio, che si svolgerà a Portimao. “Ci sarò – ha annunciato – e lavorerò per trovarmi nelle migliori condizioni possibili, anche se non credo che riuscirò ad essere subito al 100%”.
Situazione identica ha riguardato anche Iker Lecuona. Il pilota del Team KTM Tech3, infatti, ha dovuto fare i conti con fitte e scarsa reattività del braccio destro per tutto il doppio week end di Losail ed anche lui ha scelto di operarsi immediatamente per avere così a disposizione quasi due settimane di tempo per la riabilitazione. Iker Lecuona, contrariamente a Miller che si è affidato alle mani del dottor Xavier Mir, ha scelto il dottor Eduardo Sánchez Alepuz dell'ospedale IMED di Valencia. Anche il pilota di KTM, compagno di squadra di Danilo Petrucci e apparso in grande difficoltà in Qatar, sarà della partita a Portimao già dal prossimo 16 aprile. Lo ha annunciato lui stesso attraverso il suo profilo Instagram, dove ha anche pubblicato una foto scattata appena fuori dalla sala operatoria.