Gli argomenti dopo i due GP del Qatar sono moltissimi, a cominciare dalla sorpresa Yamaha e continuando con la delusione Ducati. Curiosamente, i giapponesi hanno trionfato con il team ufficiale e sono andati in crisi con quello satellite mentre a Borgo Panigale hanno fatto l’esatto contrario. Finite le due gare però, il grande tema della MotoGP è tornato ad essere Marc Marquez. L’equilibrio visto in pista nelle prime due gare (così come per tutto il 2020) mette lo spagnolo ancora una volta in cima alla lista dei favoriti, perché sembra ormai chiaro che nella MotoGP di oggi non ci sia un dominatore. Ecco quindi che, finito lo spettacolo in pista, l’attenzione è tornata tutta su di lui.
La prima risposta dai medici arriverà il 12 aprile
Dopo aver ripreso a guidare, Marc Marquez si è affidato ad un’equipe medica che gli ha vietato di correre in Qatar, dandogli appuntamento al 12 aprile per un secondo controllo. L’8 volte iridato aveva svolto una giornata di test a Portimao (con una Honda RC213V-S) lasciando intendere la volontà di ritornare in pista in Portogallo, dove non aveva mai corso. Se i medici dovessero dargli l’ok a correre, Marquez ci sarà. Allo stesso tempo però, va ricordato che le prime previsioni in seguito al terzo intervento chirurgico non lo avrebbero visto in pista prima di Jerez (2 maggio).
Curiosamente, il 12 aprile Honda sarà proprio sul circuito spagnolo (assieme ad Aprilia che farà testare la moto ad Andrea Dovizioso) per una giornata di test con Stefan Bradl. Questo permetterebbe a Marc di tornare in pista appena conclusasi la visita medica, in una giornata in cui i grandi rivali del Qatar (lui e Dovizioso) potrebbero ritrovarsi in un confronto informale in vista di un rientro a tempo pieno. Ad ogni modo la sensazione è che Marc abbia deciso di affidarsi ad un’equipe medica più conservativa, che ha l’unico obiettivo che il campione abbia recuperato del tutto prima di scendere in pista. Se i medici lo riterranno opportuno quindi, lo spagnolo potrebbe dover attendere ancora.
Oltre allo spettacolo, anche Honda ha bisogno di lui
Dopo le due gare del Qatar, è indubbio che la Honda senza il suo campione resti ben lontana dai riferimenti. Pol Espargarò ha fatto del suo meglio ma non abbastanza, ed i piloti di Lucio Cecchinello non sono riusciti ad intascare neanche un punto in due settimane di gare: tre cadute in due GP (due per Alex Marquez ed una per Taka Nakagami) ed un 16° posto come miglior risultato. Marc Marquez, nonostante il lavoro portato avanti da HRC per rendere la moto più digeribile, è ancora fondamentale per la Honda.
Ok, Marc Marquez torna. Ma vince o prende paga?
Altro grosso interrogativo su Marc Marquez è più sul come che sul quando. Perché se è vero che la carriera dello spagnolo potrà proseguire, è altrettanto vero che l’infortunio avrà certamente lasciato i suoi segni. Dopo mesi di interviste, pareri e chiacchierate, la sensazione è che quando si parla di Marc Marquez bisogna fare i conti con il fatto che sia un fuoriclasse: in termini di velocità pura, nell’attitudine ed anche nella ricerca del limite. Un infortunio simile non ha precedenti, ma nemmeno quelli che ha collezionato in passato. In Moto2, a causa di una brutta caduta in Malesia, Marc ha rischiato di perdere la vista. Se dovessimo sbilanciarci quindi, diremmo che in questa MotoGP Marc Marquez è ancora il favorito. Il più veloce, il più affamato, l’uomo da battere. Magari sarà meno propenso a cercare la caduta per trovare il limite, magari farà più fatica a salvare una scivolata, ma sarà sempre lì per vincere. Anche se la moto, resa più docile in due anni di sviluppo, non dovesse essere più quella di sempre.
In conclusione quindi: si, Marc Marquez tornerà. No, non sappiamo esattamente quando e si, non vedremo più dieci piloti a stagione vincere un Gran Premio.