Niente da fare, l’anca fa troppo male, Jannik Sinner si ritira dal torneo di Madrid, dove domani avrebbe dovuto giocare il quarto di finale contro Felix Auger Aliassime. Il problema, che ha fatto capolino (almeno ai nosttri occhi), durante il secondo set del match contro Kotov, è diventato evidente nella partita (in dubbio fino all’ultimo momento), di ieri contro Kachanov.
Come ormai accade di consueto, Sinner ha spiegato con un post su insragram il processo che lo ha portato a ritirarsi dal torneo “la mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e lentamente il dolore è aumentato. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso di non giocare per non peggiorare le cose. Nei prossimi giorni farò altri test e seguirò i consigli degli specialisti sul recupero”. La sensazione è che la situazione non sia così grave, per quanto il dolore sia presente, probabilmente la decisione è stata presa in vista dei due tornei più importanti dello swing sulla terra rossa : gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros.
A quanto pare il problema nello specifico dovrebbe essere un’infiammazione, Sinner è un giocatore e un ragazzo che ragiona giorno per giorno, i medici lo hanno rassicurato questa settimana (che la situazione non sarebbe peggiorata drasticamente) e lui ha continuato a giocare, fin quando ha ritenuto che il dolore fosse insopportabile. In teoria però, niente che un po’ di riposo non possa guarire. Un problema del genere è perfettamente naturale, questa è la prima stagione dove Sinner vince (e quindi gioca) così tante partite; già a Montecarlo si era detto non al 100% e nel finale di partita con Tsitsipas era apparso molto in difficoltà. Il passaggio da cemento a terra richiede tanti aggiustamenti, a livello di spostamenti soprattutto, l’anca è molto sotto pressione e un problema del genere è naturale; l’importante è essersi fermati in tempo, prima che la situazione degenerasse, per presentarsi ai veri obiettivi della stagione su terra rossa nella migliore forma possibile.
Anche lo scorso anno, nello stesso periodo, Sinner ebbe un momento molto complicato, ritirandosi da Barcellona, saltando Madrid e perdendo una partita in cui era apparso in condizioni fisiche pessime, contro Cerundolo a Roma. Paragonare quel giocatore a quello di ora però non ha senso, vorrebbe dire chiudere entrambi gli occhi sul lavoro fisico fatto in questo arco di tempo. La cosa da fare ora, da appassionati e addetti ai lavori è la più semplice e più complicata allo stesso tempo, fidarsi di Sinner e del suo team, e credere che la decisione di ritirarsi adesso, sia fatta solamente in funzione di essere pronto ai blocchi di partenza degli Internazionali d’Italia, per regalarci un titolo che l’Italia sogna da 50 anni. Dopo tutti gli incredibili risultati raggiunti negli ultimi mesi, è un atto di fiducia dovuto.