Non è solo una rivoluzione tecnica, quella che vedremo in pista nella nuova stagione di Formula 1 a partire dal Gran Premio del Bahrain della prossima domenica. Sarà anche una rivoluzione di guida, che costringerà i piloti ad adattarsi a monoposto più pesanti, più rigide e - in molti casi - anche più capricciose di quelle viste negli ultimi anni.
Sono monoposto in continuo cambiamento, che verranno modificate di weekend in weekend a seconda delle esigenze dei team e dei dati raccolti nel corso dei primi fine settimana in pista. Macchine che metteranno a dura prova la capacità dei giovani piloti di adattarsi a novità inattese e che potrebbero creare problemi ad alcuni di loro.
Ne parla l'ex ferrarista Jean Alesi in un breve commento tecnico sul Corriere della Sera, dove spiega: "Queste macchine richiedono una ricerca complessa del punto estremo di frenata e uno stile che permetta di rilanciarsi in uscita di curva, dato il peso più elevato. Muovendomi lungo la pista di Sakhir, durante i test, ho potuto verificare quanto sia arduo per chi guida viaggiare su livelli massimi di efficienza".
Fondamentale è il ruolo giocato dall'attesissimo effetto suolo: "Più la velocità è alta, maggiore il risucchio della vettura verso l'asfalto. Questo comporta irrigidire al massimo ogni molta, anche per evitare il beccheggio sui rettilinei che abbiamo visto così di frequente durante le prove. Macchina rigida vuol dire perdita di trazione e bloccaggio delle ruote nella fase terminale della frenata".
Ma chi sarà avvantaggiato nella guida di queste nuove vetture? Secondo Alesi a trarre beneficio saranno i piloti con maggiore esperienza: "Penso a Lewis Hamilton, a Fernando Alonso e forse anche a Carlos Sainz che ha guidato macchine simili a queste quando era ragazzo. Piloti che in carriera hanno portato monoposto diverse tra loro e sono stati costretti ad adattarsi a condizioni differenti. Un giovane invece rischia di trovarsi in difficoltà, soprattutto all'inizio, cercando di dominare macchine sovrasterzanti, molto reattive, che scivolano in orizzontale, un comportamento che il simulatore non accetta".