Mai come quest'anno i test pre-stagionali sono un terreno complicato per chi prova a capire il reale potenziale delle monoposto di Formula 1. Le novità tecniche che i team hanno sviluppato nel corso dell'ultimo anno rischiano di essere rubata e copiate dagli avversari, che comprendendo il potenziale di "osservare" le soluzioni sviluppate dalle altre scuderie, sono in grado di replicare quelle più convincenti senza il bisogno di un vero e proprio investimento economico.
Proprio per questo motivo i team si nascondono più del solito, portando in pista soluzioni innovative in modo centellinato, cercando di provare gli sviluppi prima del via della stagione ma, allo stesso tempo, provando a confondere gli avversari con modelli diversi da quelli che poi vedremo in pista nel corso dell'anno. Le squadre in Bahrain, nella seconda sessione di test dopo quelli andati in scena a Barcellona, hanno infatti presentato versione modificate delle vetture, hanno provato più fondi, si sono presentati in pista con monoposto più o meno complete e convincenti.
La vera rivoluzione, rispetto a ciò che avevamo visto in Spagna, è stata portata in Bahrain dalla Mercedes che - come già annunciato da diverse indiscrezioni - ha presentato una versione "B" della W13 con pance quasi inesistenti e un retrotreno magrissimo. Una Mercedes "scavata" che spaventa gli avversari ma che non convince al cento per cento in pista: nel corso dei test conclusi sabato infatti la monoposto non ha sbaragliato la concorrenza, portando gli addetti ai lavori a farsi delle domande sul reale funzionamento delle modifiche portate in Bahrain.
Ma la squadra di Toto Wolff è, da anni, cintura nero di "nascondino" in pista, e ad una settimana dall'inizio del mondiale è impossibile capire dove finisca la strategia degli uomini della stella e dove invece inizi la reale preoccupazione. Lo stesso Lewis Hamilton, al termine della sessione di test, si è espresso in modo piuttosto eloquente: "Se il Mondiale cominciasse oggi o domani, indubbiamente non saremmo i più veloci. La Ferrari ha dimostrato di essere più veloce di noi, poi Red Bull e McLaren. Però noi stiamo lavorando per arrivare al top in fretta. Vogliamo lottare per il mondiale, abbiamo il potenziale per farlo, ma al momento no, non potrei battermi per il titolo".