L'incidente di Nicholas Latifi negli corso degli giri del GP di Abu Dhabi, costato di fatto il titolo mondiale a Lewis Hamilton, fa ancora discutere appassionati e addetti ai lavori, mentre già ci si prepara a scendere in pista per un nuovo mondiale di Formula 1. Il pilota della Williams per quell'errore giudicato da alcuni tifosi addirittura come volontario ha ricevuto nel corso di questi mesi delle gravi minacce di morte, arrivate via social, dove da anni sembra che tutto sia permesso, nascondendosi dietro un nick name o un'identità fasulla. A difenderlo ci ha pensato proprio chi ha pagato più di tutti per quello che è successo quel giorno.
Secondo quanto riporta il The Sun, Hamilton vuole "fare pressione" sulle società di social media affinché facciano qualcosa contro l'odio online: "Alla fine non penso che finora ci sia stato un cambiamento o, comunque un cambiamento davvero significativo, da parte di chi gestisce i social per cercare di arginare il problema dell'odio online. Non penso che sia stato fatto abbastanza lavoro da parte di queste piattaforme. Dobbiamo ancora fare pressione affinché apportino cambiamenti. La salute mentale è una cosa reale e attraverso queste piattaforme social, le persone subiscono abusi. Nessuno lo merita e questo non dovrebbe mai essere tollerato".
Dopo la lotta contro il razzismo, portata in pista dal sette volte campione del mondo, un nuovo tema sociale sembra quindi interessare Hamilton: quello di provare a cambiare la comunicazione online, arginando l'odio sui social.