Brontola, insulta e ironizza su tutto, Jeremy Clarkson, con quello humor inglese che gli permette di prendersela con chiunque senza offendere davvero nessuno. E nonostante il patriottismo tipicamente british il presentatore volto simbolo di Top Gear non conosce bandiera davanti alla satira e se la prende, qua e là, anche con gli amici made in UK.
Uno in particolare, negli anni, ha attirato le sue critiche più feroci: Sir Lewis Hamilton. Nonostante si tratti di un sette volte campione del mondo dal talento indiscutibile e la brillante carriera, Clarkson non è mai andato d'accordo con l'atteggiamento "politicamente corretto" del pilota Mercedes, che sembra incarnare tutti i grandi nemici di Jeremy: l'ambientalismo, il veganismo, la politica del vogliamoci bene e restiamo uniti.
Ma quali uniti e uniti, al presentatore di The Grand Tour piace sparare a zero su tutto, Hamilton compreso. E allora per la prima volta, sulla consueta rubrica del The Sun, Clarkson spiega che cosa, del sette volte campione del mondo, proprio non gli vada giù: "La gente ama Max Verstappen ma prova una forte antipatia per Lewis, e il problema è che lui è cambiato. Quando è apparso in Formula 1 per la prima volta era brillante, talentuoso e normale – e tutti lo amavano".
Secondo Clarkson quindi, continua sul The Sun, il problema è la nuova immagine del pilota: "Ha deciso di diventare più politicamente corretto di un sindacato studentesco AGM. Dopo l'omicidio di George Floyd, ha fatto dipingere le auto da Mercedes di nero, parla di come ora è green perché ha venduto il suo jet e ha invitato tutti a essere vegetariani. Tutto questo potrebbe funzionare bene sui social media, ma nel mondo reale, dove vivono le persone, non funziona affatto".