A Imola la sua carriera di pilota sembrava finita: un incidente in moto e addio al mondiale Superbike. Ma Joan Lascorz non ha mai abbandonato i motori e non si è mai arreso alle conseguenze di quel tremendo incidente. Fino a reinventare la sua vita, partendo dagli ingredienti principali: i motori e le corse. È salito su un buggy e da anni, ormai, è uno dei piloti di riferimento a livello mondiale nelle gare di rally cross su quattro ruote, fino a dare puntualmente paga a piloti che non fanno i conti con la disabilità. E fino a realizzare un sogno: essere il primo pilota paraplegico a partecipare ad una Dakar.
L’auto c’è, il supporto tecnico pure, ma è chiaro che un uomo nelle sue condizioni avrà bisogno anche di una assistenza ulteriore, per permettere al fisico di mantenersi forte quanto la testa. Ed ecco perché, quindi, a Joan Lascorz servirà un supporto economico ulteriore in questa sfida che è sua, ma che è anche di tutti per il messaggio che rappresenta. Da qui l’idea di avviare una prima raccolta fondi - con l’obiettivo di mettere insieme circa 250000 Euro – che s’è chiusa nel giro di pochissimo tempo grazie anche alla generosità di molti personaggi del motorsport, tra cui, appunto, l’otto volte campione del mondo della MotoGP, Marc Marquez, e il sei volte campione del mondo della Superbike, Jonathan Rea.
Adesso, invece, servirà un piccolo ulteriore sforzo, con un nuovo crowfounding che è stato avviato in questi giorni con l’obiettivo di arrivare a circa 60000 Euro. Al raggiungimento dei 15000 Eurso, Lascorz potrà contare sul supporto di un assistente personale, a 30000 anche di un osteopata e, a 60000 potrà anche adattare il suo motorhome alle sue esigenze. I partecipanti avranno così anche l’occasione di far incidere il proprio nome sul buggy di Lascorz.