Non c’è pace per Joan Mir che dopo il Mondiale del 2020 ha vissuto e continua a vivere un brutto periodo di frustrazione. Perché la Suzuki non sta facendo progressi in termini di competitività e la sua moto continua a essere nettamente inferiore a Yamaha e Ducati. Nonostante questo lo spagnolo è riuscito a mantenere l’onore della casa piazzandosi terzo in classifica generale, pur non salendo mai sul primo gradino del podio. Il maiorchino però non è il tipo da accontentarsi e non le ha mandate a dire alla sua squadra: “Non sono soddisfatto della situazione, ma non è che non sia contento della Suzuki – ha detto - Sono scontento perché non potevamo lottare per il titolo mondiale e non potevamo fare pressione su Quartararo in nessun momento. Non era quello che mi aspettavo. È stata una delusione”.
Il contratto di Joan Mir scadrà poi a fine anno e lui non ha mai nascosto di voler provare una moto più veloce della sua Suzuki GSX-RR. Ecco quindi che si aprono improvvisamente scenari di mercato: “Sono deluso, ma non posso davvero giudicare perché ho potuto guidare solo la Suzuki – ha concluso - Se dovessi scegliere, vorrei avere la potenza della Ducati, l'agilità della Honda, il grip della Yamaha e la costanza della Suzuki”. Insomma, Mir continua comunque ad avere in bocca la sua attuale squadra, ma le altre, Repsol su tutte, fanno proprio gola al Campione del Mondo.
Ma non c’è soltanto il mal di pancia di Joan Mir. In casa Suzuki c’è da fare i conti anche con l’infelicità di Alex Rins che ha chiuso il campionato con un insoddisfacente tredicesimo posto finale. Un solo podio conquistato a Silverstone e undici punti totali, ricordare la stagione è stato difficile ma la vicinanza del team lo ha aiutato a superare i momenti più duri: “C'era velocità ma non riuscivo a finire le gare, cadevo sempre – ha detto - Mi sono passate per la testa molte cose, ma dietro di me c'è un team di persone, compresi i miei sponsor come Nolan, a supportarmi. Grazie a loro, i momenti più difficili si superano meglio”.
È così che per la prossima stagione Alex Rins spera, prima di tutto, in una moto migliore: “Durante i test, abbiamo provato la nuova versione della GSX-RR e sono stati fatti progressi. Spero di essere più competitivo”. Lo spagnolo però crede fortemente che le lacune di Suzuki derivino da un’assenza piuttosto pesante, quella del team manager Davide Brivio: “Mancava una figura del genere, sinceramente vorrei che tornasse. Quando è giunta la notizia del suo possibile ritorno, gli ho scritto su Whatsapp: 'Forza Davide, torna indietro'. Mi ha detto che gli restava ancora un anno di contratto con la F1 e che aveva intenzione di continuare. Ho un rapporto molto speciale con lui. Se mi chiedessero un parere sarei favorevole al suo ritorno”.