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Jorge Lorenzo vede rosso (Ducati) e avverte: Jorge Martin è più veloce di Pecco Bagnaia e su Marc Marquez dico “forse…”

23 gennaio 2022

Jorge Lorenzo vede rosso (Ducati) e avverte: Jorge Martin è più veloce di Pecco Bagnaia e su Marc Marquez dico  “forse…”
Jorge Lorenzo si sbilancia: “Vedo molto rosso il mondiale 2022: Ducati è la moto migliore”. Per il cinque volte campione del mondo, poi, Fabio Quartararo "è molto maturato ed è perfetto per la M1", mentre su Marc Marquez il maiorchino mette un grande punto interrogativo e poi spiazza tutti con una considerazione: “In termini di esplosività e velocità pura, Martín ha qualcosa in più di Bagnaia”

“In termini di esplosività e velocità pura, Jorge Martín ha qualcosa in più di Francesco Bagnaia”. A dirlo è Jorge Lorenzo, che ha provato a passare in rassegna tutti i nomi dei principali candidati al titolo di campione del mondo della MotoGP del 2022. La stagione deve ancora iniziare, ma il cinque volte iridato sembra avere le idee già molto chiare: “La Ducati è la moto migliore, già lo scorso anno era abbastanza chiaro che la Desmosedici è pronta per vincere un mondiale”. Tanto che per il 2022 il pronostico sembra uno solo: “A Borgo Panigale hanno costruito la moto migliore – ha aggiunto Lorenzo – Poi, nel finale della scorsa stagione, sembrano aver fatto un ulteriore passo in avanti, con Pecco che ha preso ancora di più le misure di quella moto. Vedo molto rosso il 2022”. Il nome in cima alla lista, quindi, è quello di Francesco Bagnaia anche per Jorge Lorenzo, con il maiorchino che però avverte su una più che possibile sorpresa: “I piloti Ducati avranno la migliore opportunità per vincere il titolo e rompere il digiuno iniziato dopo il trionfo di Casey Stoner. In termini di esplosività e velocità pura, però, Martin ha qualcosa in più rispetto a Bagnaia. Il punto negativo è che a volte sbaglia ancora. Gli manca semplicemente l'esperienza per essere competitivo su tutti i circuiti". Una esperienza che, invece, Bagnaia sembra aver maturato, arrivando a trovare un feeling perfetto con la Desmosedici.

E’ chiaro che in pista non ci saranno solo le Ducati e Jorge Lorenzo non dimentica i nomi di Marc Marquez e Fabio Quartararo. Sull’otto volte campione del mondo, però, mette un grande punto interrogativo: “Senza infortuni, Marc sarebbe stato il più forte, sia fisicamente che tecnicamente, ma lui è stato anche quello che ha preso più rischi. Battere un pilota che è fisicamente più forte di te, e che è anche tecnicamente superiore, e che rischia anche di più, è davvero difficile, ma rischiare più degli altri, soprattutto in MotoGP, ha delle conseguenze e Marc la ha pagate negli ultimi anni”. Adesso bisognerà capire quali saranno le sue reali condizioni dopo i due anni terribili che ha passato e, soprattutto, se avrà perso qualcosa in termini di velocità assoluta.

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Il tutto a vantaggio del nuovo che avanza, che per Jorge Lorenzo, almeno per ora, ha un solo nome: Fabio Quartararo. “È stato difficile per la Yamaha consolidarsi al vertice, ma quest'anno hanno trovato un pilota che si adatta molto bene allo stile che richiede la M1 – ha affermato il maiorchino - Un pilota velocissimo e molto esplosivo come Fabio Quartararo non possono vantarlo tutti. Finalmente sia Yamaha che Quartararo sono riusciti a vincere, dopo tanto tempo se lo meritano. Se nel 2019, anno che è stato il migliore per Marc in termini di risultati, Quartararo ha lottato con lui per la vittoria in alcune gare, pur non sapendo come prevalere, ora con Fabio più maturo e completo e un Marc veramente molto in forse, non forte fisicamente come prima, ci divertiremmo molto. Sarà uno spettacolo”. Uno spettacolo che lui vivrà dalla poltrona, visto che ha deciso di dire basta quando forse poteva ancora fare il suo in MotoGP, con Jorge Lorenzo che, però, non rimpiange la scelta: “La cosa peggiore nella vita di un pilota è l'infortunio e il rischio. Proprio per questo me ne sono andato. Se fosse uno sport meno pericoloso, dove ci sono meno danni, sarei comunque in pista di sicuro, ma ho preferito rinunciare a qualche vittoria per essere certo di avere ancora qualche decennio per divertirmi in maniera diversa”.

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