L’esperienza insegna che ogni stagione è come un foglio bianco da riscrivere. Joan Mir e la Suzuki non si sono lasciati trovare impreparati. La Casa di Hamamatsu è partita con il piede giusto e ieri ha sorpreso tutti portando in pista in Qatar nella giornata di shakedown la prima versione del motore progettato per il 2022 con il test rider Sylvain Guintoli. Il motore è un’area su cui Suzuki si è concentrata molto negli ultimi anni, soprattutto dopo l’errore del 2017, quando una errata progettazione aveva compromesso l’intera stagione. Così in inverno, gli ingegneri hanno lavorato su due progetti contemporaneamente: la stagione 2021 e il 2022. Quanto all’organizzazione, con l’uscita di Davide Brivio per la nuova avventura in Formula 1, Sahara san ha assunto le due funzioni di Team Director e Team Principal insieme ad un comitato di tecnici. “Con Davide abbiamo sempre condiviso le informazioni e anche una linea comune di gestione del team, per cui stiamo continuando a lavorare nello stesso modo con il supporto di un gruppo di lavoro formato dai responsabili dei vari reparti”, ha ribadito l’ingegnere.
Da parta sua, anche il campione del mondo in carica ha fatto i compiti e affronta la sfida più difficile - ripetersi - con umiltà e serenità. Rivelazione della scorsa stagione, per molti è lui il favorito al titolo. “Non mi considero il favorito, ma un pretendente”, confessa Mir. “Sono pronto per difendere il titolo. Non ho conquistato il Mondiale per numero di gare vinte o perché ero il più veloce. La costanza è stata uno degli elementi chiave così il mio approccio non cambia, ma voglio lottare sin dall’inizio. L’obiettivo è lottare per il podio ogni domenica. E se ci riusciamo…”.
Il titolo gli ha dato una maggiore consapevolezza, ma Mir mostra grande maturità: “Vincere in MotoGP è stato bellissimo, un sogno, un’esperienza liberatoria… Ma adesso pensare troppo a quanto ho conquistato sarebbe una distrazione. Sono completamente concentrato su questa stagione e sul prossimo obiettivo da raggiungere”.
La presentazione della GSX-RR passa un po’ in secondo piano, perché le prove sono iniziate e i primi verdetti sono arrivati dalla pista già in serata. “Mi piace la nuova livrea. Il graffio di Monster Energy la rende ancora più aggressiva. Abbiamo vinto lo scorso anno con un pacchetto competitivo e la moto è ulteriormente migliorata. Non solo, la squadra ha acquisito esperienza e una mentalità vincente per cui possiamo solo crescere e tradurre tutto questo in risultati”.
Lo spagnolo non si nasconde: “il mio obiettivo e quello della squadra è migliorare in qualifica. Sappiamo che siamo forti sul passo gara, ma la posizione in griglia è determinante”. Lo scorso anno lo spagnolo ci ha stupito con le rimonte impossibili, ma per essere della partita per il titolo sin dall’inizio occorre partire dalle prime due file. “Il lavoro dei test sarà fondamentale e mi concentrerò proprio su questo”.
Quanto ai possibili rivali, Mir ha le idee chiare: “Penso che Morbidelli sarà un avversario tosto, ma sono diversi i contendenti al titolo”. Il pensiero inevitabilmente va a Marc: “Non sappiamo quando tornerà, ma se torna in forma, sarà difficile da battere per tutti”. E poi la lotta interna nel box, una delle chiavi vincenti dello scorso anno: “Avere Alex (Rins) competitivo è uno stimolo a crescere come squadra e anche per me ad alzare l’asticella ogni volta che scenderò in pista”.