Celebrazioni e manifestazioni di gioia da ogni dove per il successo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans. Il Cavallino Rampante si è ripetuto dopo lo storico risultato del 2023 ma con un equipaggio diverso. Allo stesso modo, stessa festa dentro e fuori dal paddock ma commenti del tutto diversi. A partire da quella del Presidente Ferrari John Elkann che ha condiviso pubblicamente tutta la grande soddisfazione: "Il nostro primo e terzo posto a Le Mans sono la testimonianza di come il lavoro di squadra possa rendere possibili traguardi straordinari. Per questo desidero ringraziare tutti coloro che, durante queste durissime 24 ore, hanno dato prova di coraggio e di grande tenacia. Sono felice che, tra l’anno scorso e quest’anno, tutti i nostri piloti hanno vinto a Le Mans e con loro tutta la Ferrari. Solo una squadra così unita e determinata poteva realizzare questo storico traguardo".
Ma il presidentissimo chi tifava? Logicamente Ferrari, ma non possiamo credere che un occhio critico sicuramente non sarà finito sui risultati della Peugeot. Da punto di riferimento di Stellantis non poteva non controllare le evoluzioni in campo tecnologico nelle 2 hypercar del leone. In pista corre anche la strategia di elettrificazione del brand del gruppo. Detto ciò, il successo di Le Mans è ancora una volta il risultato di una giusta sua intuizione. È il momento degli applausi per colui che mentre tutti etichettavano l'ingresso della Ferrari nel World Endurance Championship come diversivo ai troppi insuccessi in F1, ha dimostrato il contrario. Due edizioni di Le Mans e 2 vittorie con le hypercar spesso competitive in tutte le tappe del mondiale endurance. Se si aggiungono il recente successo in F1 nel GP di Monaco e tutte le grandi novità dal mercato piloti e non, Ferrari ha cambiato marcia e ha fatto tornare i suoi fan a gioire e vivere di motori. Di questa evoluzione quindi non si può non celebrare i suoi strateghi, tra cui propri John Elkann.
Il ritorno di Ferrari alle competizioni di endurance ha rappresentato una nuova sfida e un'opportunità per il marchio di dimostrare la sua eccellenza ingegneristica e competitiva in un nuovo contesto. Elkann ha giocato un ruolo cruciale nel mantenere Ferrari come un nome di spicco nel motorsport, promuovendo così una visione che unisce innovazione e tradizione, supportando lo sviluppo in nuove aree del settore. Nel 2018, dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, è diventato presidente di Ferrari ma non appena le cose per lui si mettevano bene, ha dovuto affrontare una pandemia globale che ha rallentato e frenato tanti investimenti e sviluppi. Sotto la sua guida, Ferrari ha continuato a competere ai massimi livelli in Formula 1, nel tentativo di riprendere il primato che nella storia le appartiene. Un primato che invece nel WEC ha conquistato in una delle sue gare più affascinanti. Toyota e Porsche sono avvisate, anche se per il momento l'ago della bilancia tende più volte verso di loro. Quello che è certo è che questo nuovo successo del Cavallino porterà un'ulteriore ondata di entusiasmo e una spinta indiretta in piloti, ingegneri e tecnici dei vari team di Maranello. La visione a lungo termine per Ferrari inizia a dare i primi frutti, fondamentali per l'immagine e il prestigio del marchio. I fan e i ferraristi, tutti, ringraziano.